Economia

Che cosa accade (davvero) con la "fine" dei contanti

Da fine anno scatta il rimborso per chi paga con carte o app. Come funziona e cosa fare per usare il cashback

Che cosa accade (davvero) con la "fine" dei contanti

Contante addio. La guerra ai contanti è uno dei cavalli di battaglia del governo giallorosso. Ora, con il decreto Agosto, il cosiddetto cashback torna a prendere forza. L’obiettivo, per chi ci governa, è dare maggior impulso ai pagamenti elettronici in chiave anti evasione e anti riciclaggio. Gli italiani, dopo il lockdown, hanno preso a frequentare di più gli strumenti elettronici di pagamento. E questa è una certezza. Dalle carte di credito o debito fino alle app. Nonostante la crisi di molte attività commerciali, ad esempio, a giugno e luglio Bancomat ha registrato un +4,6% nel numero di pagamenti rispetto a un anno fa: una differenza di quasi 10 milioni di operazioni. Lo scrive il Sole 24 ore.

La misura prevista nel Dl Agosto si limita per ora ad aggiornare l’articolo della legge di Bilancio 2020 in cui aveva fatto capolino il sistema del "rimborso in denaro" per chi usa strumenti cashless. E rifinanzia con 1,75 miliardi per il 2021 quel fondo svuotato con il dl Rilancio. La norma sarà attiva dal prossimo primo dicembre e il bonus potrà arrivare fino a 2mila euro. Si aspetta di capire come sarà declinato il rimborso. Ma il ministro dell’economia, Roberto Gualtieri, ha già dichiarato che avverrà in due tranche semestrali.

Sui settori commerciali che potranno essere premiati dall’incentivo c’è ancora una forte indecisione. Sugli strumenti di pagamento no, perché è ormai assodato che non solo di carte si parla, ma anche di strumenti alternativi al contante come le app degli istituti di moneta elettronica, come ad esempio Satispay. L’Italia è quel Paese che contende con la Grecia il primato europeo per numero di Pos rispetto agli abitanti, ma che tra i 27 membri Ue (dati Bce) è al 23esimo posto per transazioni annue pro capite con carte di pagamento (65, contro una media Ue di 108). E che prevede l’obbligo di Pos per esercenti e professionisti, ma senza sanzionarlo.

Da gennaio 2021 la soglia per le transazioni con le carte contactless in Italia passerà da 25 a 50 euro. E ciò potrà dare un’ulteriore spinta a una modalità di acquisto che, secondo gli ultimi dati Visa, è aumentata di oltre il 10% rispetto al 2019. Ma gli operatori stanno seguendo anche altre strategie per andare oltre le carte: incentivare l’uso contactless attraverso la tecnologia Nfc (si pensi a Samsung Pay o Apple Pay). O adottare servizi digitali che associano l’Iban al cellulare, per pagare e inviare e ricevere denaro dallo smartphone (come BancomatPay).

Sono molte le misure che accompagnano questa novità. Uno su tutti il credito d’imposta del 30% delle commissioni sull’uso delle carte (per esercenti e professionisti con ricavi fino a 400mila euro) e la riduzione a 2mila euro del limite all’uso del contante (che dal 2022 passerà a mille euro). Poi si conta la lotteria degli scontrini e, infine, il bonus per gli acquisti con strumenti digitali.

Per concludere, è necessario puntualizzare che la norma entrerà in vigore il primo dicembre 2020. Consentirà di avere un rimborso in denaro a chi utilizza la moneta elettronica anziché i contanti per pagare l’acquisto di beni o servizi. Il dl varato dall’esecutivo riprende quanto disposto dall’ultima legge di Bilancio sugli incentivi a chi effettua i pagamenti tracciabili abbandonando il cash.

Il premier, Giuseppe Conte, parla di un bonus fino a 2mila euro, ma si dovrà attendere il decreto ministeriale per conoscere nel dettaglio le forme di adesione volontaria e i criteri per l’attribuzione del rimborso.

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