Camilla Conti
I soci di ChiantiBanca dovranno approvare l'adesione a Iccrea. Ieri il consiglio di amministrazione ha infatti dato il via libera al ribaltone già annunciato dopo l'assemblea della scorsa primavera che bocciò a sorpresa la lista per il cda capitanata dall'ex presidente Lorenzo Bini Smaghi, che aveva proposto di schierarsi con la trentina Cassa Centrale Banca.
Il nuovo board della più grande Bcc di Toscana (con una taglia simile a quella di una media Popolare) oggi presieduta da Cristiano Iacopozzi ha cambiato squadra reputando il gruppo Iccrea «come quello più vicino alla tradizione di ChiantiBanca e delle Bcc che questa ha nel tempo incorporato, oltre che come quello più rispondente al modello di impresa bancaria cui ChiantiBanca, anche nei rapporti con il mondo cooperativo e con le altre Bcc del territorio toscano, si è sempre ispirata». L'assemblea verrà convocata in «tempi rapidi», si legge in una nota della banca che negli ultimi mesi è diventata la più corteggiata del credito cooperativo. Il motivo? Le 317 banche di credito cooperativo devono decidere entro giugno 2018 da che parte stare: con la holding romana Iccrea o con la Cassa Centrale trentina. Attorno alla nascita dei due poli aggreganti del sistema previsti dalla riforma delle Bcc si è scatenata una serrata campagna acquisti per reclutare il maggior numero possibile di future socie-controllate. Finora le adesioni hanno evidenziato un totale di 160 banche aderenti a Iccrea e 101 a Cassa Centrale che dovranno poi essere confermate dalla firma del patto di coesione. Con Bini Smaghi l'istituto toscano aveva scelto la Cassa trentina ma ora inverte la marcia. Nonostante sedici soci storici abbiano inviato a Iacopozzi una lettera minacciando un'azione di responsabilità. Secondo i sedici soci, scegliere Iccrea favorirebbe le altre Bcc toscane di Federcasse che avrebbero un concorrente in meno sul territorio e la Federazione toscana delle Bcc che continuerebbe a beneficiare della quota associativa a suo favore.
La stessa holding trentina è pronta a una causa milionaria.
Perché la pre-adesione decisa nell'assemblea di maggio aveva fatto arrivare nelle casse della banca senese 20 milioni sotto forma di prestito subordinato da restituire con interessi del 2,7%. Iccrea si sarebbe ora dichiarata disponibile ad accollarsi la restituzione del prestito ai trentini e metterci sopra un altro pacchetto di euro, si parla di 10 milioni, che andrebbero a ChiantiBanca.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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