Economia

"Ci sono troppi cantieri". L'Antitrust bacchetta Autostrade sui pedaggi

Avviato un procedimento di inottemperanza. La replica: "Prezzi tagliati, ora il cashback"

"Ci sono troppi cantieri". L'Antitrust bacchetta Autostrade sui pedaggi

Arriva il cashback del pedaggio. Lo promette Autostrade per l'Italia di fronte alle contestazioni mosse dall'Antitrust, guidata da Roberto Rustichelli, che ha avviato un procedimento di inottemperanza verso la società perché non ha ridotto il costo del pedaggio per le tratte autostradali in cui si formano code dovute ai lavori straordinari «per la messa in sicurezza delle infrastrutture che risentono di gravi carenze nella gestione e nella manutenzione». Per far fronte al problema la società ha annunciato un sistema di rimborso automatico, che verrà lanciato in via sperimentale «al più presto» e sarà illustrato anche all'Antitrust. L'obiettivo è quello di creare una piattaforma connessa in grado di seguire il tragitto di ogni singolo viaggiatore (tramite la targa dell'auto) sulla rete autostradale, da casello a casello per verificare anche i tempi trascorsi in coda. Ovviamente poi per avere il rimborso bisogna registrarsi con i propri dati e il conto corrente o la carta di credito.

A spingere ci sono anche le associazioni dei consumatori che avevano chiesto 220 euro per ogni utente coinvolto nei rallentamenti.

La vicenda è nota. Su alcune tratte autostradali i lavori di manutenzione che, dopo la tragedia del ponte Morandi, si susseguono, creano code chilometriche e tempi di percorrenza biblici sopratutto in arterie situate in regioni già solitamente congestionate dal traffico, come la Liguria.

Dopo molti disagi l'Antitrust era intervenuta comminando ad Autostrade una multa da 5 milioni e intimando alla società di non far pagare il pedaggio agli utenti obbligati a ore ed ore di coda. Autostrade però non si è adeguata con rapidità al provvedimento e, un po' come i gestori di tlc quando furono obbligati a passare dalla fatturazione da 28 a 30 giorni, si è mossa con grande calma continuando a riscuotere i pedaggi contestati.

La mancata riduzione del pedaggio non è avvenuta su parecchie tratte come Napoli/Canosa, Bologna/Taranto, Genova Voltri-Gravellona Toce e, per le parti di competenza Aspi della Milano-Serravalle-Genova, Savona-Ventimiglia e Genova-Rosignano».

Per Autostrade quanto affermato dall'Antitrust però non corrisponde al vero «avendo attivato già dal 2020 informa una nota riduzioni o azzeramenti del pedaggio a favore dell'utenza nelle tratte oggetto di sensibili disagi a causa di lavori di manutenzione, per un totale di 77 milioni di euro di minori ricavi nel periodo 2020-21.

In tali tratte rientrano proprio quelle segnalate a suo tempo dal Garante (dove erano presenti riduzioni di carreggiata, poi risolte, imposte dall'Autorità giudiziaria), il cui procedimento riguarda eventi non attuali, ma avvenuti tra dicembre 2019 e gennaio 2020».

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