La Compagnia San Paolo potrà scendere in Intesa

La Compagnia di San Paolo, primo azionista di Intesa Sanpaolo, potrà scendere nel capitale della banca fino al 6,5% dal precedente limite del 7,96%. Lo ha riferito il presidente dell'ente, Luca Remmert, precisando che «non stiamo vendendo, ci siamo solo attrezzati in una logica di flessibilità e reattività». Remmert ha spiegato che il consiglio di gestione ha deliberato «all'unanimità» di rivedere l'Atto di Regolazione in materia di modalità e criteri di gestione del patrimonio, che prevede il limite sull'autorizzazione a vendere azioni. Attualmente la Compagnia possiede il 9,7% di Intesa Sanpaolo. «Abbiamo completa fiducia - ha affermato il presidente - nel piano d'impresa illustrato dal ceo della banca, Carlo Messina. Riteniamo l'investimento giusto, corretto e redditizio. Siamo inoltre fiduciosi che l'asset quality review della Bce darà dei risultati positivi per la nostra banca e questo sarà un buon elemento, anche in termini concorrenziali». Remmert ha poi evidenziato che il piano d'impresa di Intesa Sanpaolo «prevede dividendi interessanti, in una proiezione di 3 anni successivi. Siamo molto attenti sia al valore del titolo sia alla politica dei dividendi».

Negando di aver ricevuto richieste dirette per la quota di Intesa Sanpaolo in possesso della Compagnia, Remmert ha voluto ricordare che «siamo molto attenti all'interesse che c'è oggi sulle banche dagli investitori esteri. E il fatto che BlackRock sia il secondo azionista dimostra che Intesa Sanpaolo è attrattiva».

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