Economia

Consob guarda al Metaverso: "Serve una norma nazionale"

Il commissario Ciocca: "Occorre chiarezza sui rischi". E l'Italia è sesta in Europa per utilizzo di criptovalute

Consob guarda al Metaverso: "Serve una norma nazionale"

«Sul Metaverso bisogna essere pronti a gestire in quel luogo i principi che sono alla base della regolamentazione: la protezione del soggetto più debole, chiarezza dei rischi che si prendono e dei beni che si impegnano», ad affermarlo è stato ieri il commissario Consob, Paolo Ciocca, intervenendo al Fintech Day, appuntamento digitale di 24 Ore Eventi e Sole 24 Ore con H-Farm College. Durante l'evento si è dibattuto sulla necessità di introdurre per tempo nuove regole, in quello che potrebbe diventare un universo di opportunità per la finanza, ma anche di rischi. L'Authority presieduta da Paolo Savona chiede sulla finanza digitale «una norma nazionale, senza la quale abbiamo un problema».

Il Metaverso è la prossima evoluzione di internet, una moltitudine di mondi virtuali paralleli che promettono esperienze via via sempre più coinvolgenti con l'affinamento delle tecnologie. In questi mondi virtuali si possono acquistare opere d'arte, vestiti, fare investimenti immobiliari o assistere a degli spettacoli, il tutto attraverso transazioni in criptovalute (già da tempo asset da investimento). In futuro, le piattaforme si moltiplicheranno, già adesso il Metaverso conta diversi spazi. Tra i più famosi c'è Decentraland, un gioco dove si possono acquistare e vendere appezzamenti di terreno virtuale attraverso la criptovaluta ufficiale, che si chiama «Mana», ha una capitalizzazione di mercato di quasi 1,2 miliardi e vale 0,62 euro. Si tratta di una delle piattaforme più note e all'inizio di quest'anno ha salutato l'ingresso di Jp Morgan, che è così diventata la prima banca ad avere una filiale nel Metaverso: la Onyx Lounge.

La tecnologia blockchain ha aperto un mondo anche per quanto riguarda i cosiddetti «Nft», not fungible token. Sono certificati di proprietà digitale che servono a garantire la titolarità di alcuni oggetti e di renderli unici. Questi oggetti possono essere, per esempio, opere d'arte o anche altro: andando su OpenSea, il più grande marketplace di aste, si possono acquistare e vendere Nft e criptovalute. In Italia l'utilizzo di asset digitali è in crescita: secondo il rapporto Global Crypto Adoption Index, pubblicato da Semea, l'uso delle criptovalute è aumentato in un anno del 23%, una crescita che pone il nostro Pasese come sesto mercato più rilevante in Europa e 51esimo a livello globale. Nella Penisola, il settore gaming e degli Nft è alla base del 30% del traffico di moneta virtuale.

Il mondo del Fintech «è in fermento e mi fa piacere che l'Italia abbia ruolo un po' più attivo», ha osservato ieri al Fintech Day Giovanni Sandri, country head di Blackrock Italia. «C'è un interesse sempre maggiore da parte degli investitori, sia venture capital che private equity». Non è una novità che il mondo della finanza ci creda e infatti nascono i primi fondi d'investimento sul Metaverso.

La stessa Facebook ci ha investito 10 miliardi nel 2021 e, da un anno, ha mutato il suo nome in Meta per sottolineare le sue ambizioni nel settore.

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