Nuovi tetti e limiti: cosa ci aspetta sui contanti

La Commissione Europea ha presentato un nuovo pacchetto di norme per contrastare il riciclaggio. Tra le proposte c'è quella di fissare a 10mila euro il tetto massimo dei pagamenti in contanti

Nuovi tetti e limiti: cosa ci aspetta sui contanti

L'Unione Europea, nel pacchetto sulle misure antiriciclaggio e contro il finanziamento del terrorismo, ha proposto di fissare un tetto massimo sui pagamenti in contanti a 10.000 euro. A realizzare questa mozione che dovrebbe entrare in vigore nel 2024 sono stati il Vicepresidente Valdis Dombrovskis e la Commissaria ai servizi finanziari, Mairead McGuinness.

Il pacchetto comprende quattro proposte legislative: un regolamento nuovo con norme direttamente applicabili sull'antiriciclaggio, la creazione di una nuova autorità dell'Ue per la lotta al riciclaggio il cui obiettivo è coordinare le autorità nazionali per garantire che il settore privato lavori in maniera corretta alle norme Ue, una sesta direttiva (Amld6) che vada a sostituire l'attuale (2015/849). Oltre che il tracciamento dei trasferimenti di cripto-attività.

Dombrovskis afferma: "Negli ultimi anni abbiamo compiuto enormi progressi e le nostre norme antiriciclaggio sono ora tra le più severe al mondo. Adesso però sere una rigorosa vigilanza". Dello stesso avviso anche la Commissaria McGuinness, la quale però aggiunge: "Il pacchetto odierno intensifica notevolmente i nostri sforzi per impedire che il denaro sporco venga riciclato attraverso il sistema finanziario".

Inoltre, Dombrovskis ha anche detto che i Paesi in cui i limiti sono già più stringenti potranno mantenerli.

Cosa succede in Italia

In Italia il tetto massimo per i pagamenti in contanti è stato fissato a 2 mila euro per fare in modo che venga contrasta l'evasione fiscale. La misura è stata introdotta dal precedente esecutivo, il quale al posto di una nuova riforma del fisco in grado di allegerire la pressione fiscale riteneva che fosse meglio abbassare sempre più il limite del pagamento in contanti. Sarà infatti 2 mila euro fino a fine dicembre 2021 ma a partire dal primo gennaio 2022 il limite scenderà ulteriormente arrivando ad appena 1.000 euro.

Non così differente il governo Draghi il quale ha sicuramente l'obiettivo di realizzare una nuova riforma del fisco ma che mentre è in attesa che questa entri in vigore ha aumentato i controlli relativi all'uso del denaro contante.

Dunque, se il nuovo pacchetto AML/CFT dovesse essere approvato il tetto massimo dei pagamenti in contanti aumenterebbe notevolmente in Italia. Allo stesso tempo però, come ha sottolineato la Commissione, i Paesi dove sono in vigore limiti inferiori ai 10 mila euro non hanno nessun obbligo ad uniformarsi. Dall'altro lato la soglia, pur non arrivando a 10 mila euro, potrebbe essere modificata in accordo con la nuova decisione dell'Unione Europea così da agevolare chi proviene dall'estero.

I controlli

Il fisco ha avviato da tempo una serie di controlli che potrebbero portare ad importanti sanzioni nei confronti di chi non rispetta i limiti.

Il punto di partenza su cui questo si basa sono i movimenti bancari considerati sospetti, ad esempio, quando l'ammontare dei versamenti supera ampiamente la giacenza media del titolare del conto corrente bancario. Qualora ci siano i presupposti per intervenire allora il fisco chiede la documentazione che attesta la spesa realizzata. Chi rischia di più sono i contribuenti che ricevono somme di denaro da fonti che non sia la propria attività lavorativa principale. Addirittura, si deve stare attenti a regalare somme di denaro in contanti ai propri parenti.

Se la somma supera i 2mila euro la sanzione può essere molto pesante nonostante sia una situazione che con l'evasione fiscale non ha nulla a che spartire.

Le sanzioni vanno da un minimo di 2mila euro a un massimo di 50mila euro. Viene multato non solo chi dà il denaro ma anche chi lo riceve.

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