Economia

Conti correnti, soldi e nomi. Il Fisco ora ha la lista dei "furbi" in Svizzera

La Svizzera consegna la black list alle Entrate con i nomi dei correntisti che sono sfuggiti al Fisco italiano

Conti correnti, soldi e nomi. Il Fisco ora ha la lista dei "furbi" in Svizzera

Per gli italiani che hanno il conto corrente in Svizzera si accende la scritta "game over". Dopo gli accordi tra Agenzia delle Entrate e Berna, arriva nelle mani del Fisco la lista con i nomi dei titolari dei conti in Svizzera. Si tratta di almeno 200mila italiani. Come riporta Italia Oggi, questa mossa potrebbe portare, secondo le stime dell'Erario, risorse ingenti nelle casse, pari quasi al gettito della plastic tax. Il Fisco infatti adesso potrà perseguire meglio gli italiani che hanno un conto in Svizzera e che non sono in regola con le Entrate di casa nostra. Il passo fatto in questi giorni è di portata storica dal punto di vista fiscale. Infatti nella lista dei 200mila nomi ci sono tutti quegli individui che non hanno aderito alla volontary disclousure o che hanno cercato riparo con società fiduciarie.

Nelle prossime settimane arriverà un vero e proprio file alla sede centrale delle Entrate con tutti i dettagli e subito dopo scatteranno senza sosta gli accertamenti del Fisco. Le stime sul flusso di cassa potrebbero toccare il miliardo di euro. Ma siamo solo all'inizio. In questo momento stanno finalizzando accordi con le entrate anche Ubs, Bsi e Efg. Questi istituti stanno per consegnare le liste con i correntisti per gli anni 2015-2016. Subito dopo toccherà al Principato di Monaco e al Liechstein. Di fatto la trasmissione di questi dati adesso è completa e dunque il Fisco ha in mano tutti gli strumenti per mettere nel mirino i furbetti del Fisco. Dalle parti delle Entrate sono già pronti tutti i parametri per portare avanti tutte le analisi di rischio per effettuare i controlli sui profili indicati dalle banche svizzere. Nel 2020 l'asse con Berna resterà saldo con uno scambio automatico di informazioni tra gli istituti di credito, autorità fiscali elvetiche ed Entrate. La Svizzera ha già scambiato informazioni e dati di questo genere con altri 63 Stati. Con alcuni Paesi invece è scontro. Infatti Berna non ha inviato i dati a quegli Stati che non soddisfano i parametri di sicurezza come ad esempio Belize, Bulgaria, Cipro, Costa Rica, Curaçao, Montserrat, Romania, Saint Vincent e Grenadine. Ma il rapporto più stretto su questo fronte è tra Berna e la Germania. Infine per il 2020 l'obiettivo finale resta quello di estendere a 90 Stati la lista dei Paesi con cui la Svizzera scambierà i dati fiscali.

Insomma l'offensiva delle Entrate è iniziata e di fatto passerà il confine con i fari accesi su chi porta i soldi nei conti di Berna per sfuggire alla morsa fiscale.

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