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Che cosa accade ai soldi sul conto in un anno

Inflazione, spese di gestione ed imposta di bollo sono le croci di tenere i soldi fermi in giacenza sul proprio conto corrente: dagli investimenti al conto deposito, ecco cosa si può fare per guadagnare e non perdere

Che cosa accade ai soldi sul conto in un anno

Con l'obiettivo di evitare rischi e costi eccessivi risparmiando su spese e commissioni, è bene tenere presenti alcuni dettagli circa le somme da tenere sul proprio conto corrente bancario o postale.

Gli svantaggi economici

Non sarà inutile ribadire gli svantaggi economici che ricadono sui clienti delle banche che utilizzano il conto corrente come una cassetta di sicurezza: accumulare risparmi equivale a sprecare un’occasione di guadagno se non li si investe. E, allo stesso tempo, significa accettare che di anno in anno diminuiscano a causa dell’inflazione e delle spese di gestione. Non tutti sanno cosa accade ad esempio a 50mila euro depositiati per un anno in banca. Oltre alle tasse sugli interessi che il correntista matura sulle somme che lascia in deposito, occorre considerare l’imposta di bollo che è pari allo 0,2%: quindi, rispetto all’iniziale 1,5% di interessi lordi, il cliente arriverà a percepire un rendimento di poco superiore allo 0,90%. A fronte di tali considerazioni, per molti risparmiatori il conto deposito potrebbe essere la soluzione ideale. Da un lato consente di tenere i soldi al sicuro, dall’altra garantisce un rendimento costante seppure non rilevante.

La funzione di un conto deposito

A questo punto, si può prendere in considerazione un conto deposito che, a prescindere dall'essere libero o vincolato, offre un approdo comodo e sicuro su cui può approdare il risparmiatore prudente che desidera investimenti sicuri: si tratta di un contratto bancario analogo a un conto corrente ma limitato ad essere solo un deposito di denaro remunerato - con funzione di investimento a breve termine - e solitamente limitato ad operatività di prelievo e versamento (escludendo quindi operazioni tipiche bancarie quali bonifico verso conti non predefiniti, pagamento assegni, prelievo con bancomat o carta di credito). Mentre chi investe in azioni, come ricorda Proiezioni di borsa, deve sottostare all’andamento dei mercati, il risparmiatore che sceglie un conto deposito può contare su una rendita sicura: se si ipotizza un tasso di interessi lordo pari a 1,5% all’anno, il titolare di conto che lascia in deposito una somma pari a 50mila euro si assicura un rendimento di 750 euro. Conviene, comunque, considerare che tale somma rappresenta il guadagno lordo a cui bisogna sottrarre la tassazione che grava sui conti deposito.

Gli italiani non rischiano

Il titolare di un conto corrente che non vuole rischiare di perdere soldi in investimenti in azioni può scegliere soluzioni più sicure. Pur tenendo i risparmi al sicuro da eventuali perdite, si ha la possibilità di ricavare una rendita dal denaro che si deposita presso un istituto bancario.

La maggior parte dei risparmiatori italiani non rischia di erodere il patrimonio in investimenti che potrebbero rivelarsi fallimentari ed è evidente dalla quantità di denaro che vengono lasciati in giacenza su conti correnti e libretti postali sopratutto attualmente a causa della diffusione del Covid-19.

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