Crac Mercatone Uno, imputati tutti assolti

Prosciolte dall'accusa di bancarotta fraudolenta le tre figlie del fondatore

Crac Mercatone Uno, imputati tutti assolti

Tutti gli imputati assolti perché il fatto non sussiste. È questa la sentenza pronunciata dal gup del Tribunale di Bologna, Domenico Truppa, nel processo, celebrato con rito abbreviato, per il crac Mercatone Uno.

Il reato contestato era bancarotta fraudolenta per distrazione. Il pm Michele Martorelli aveva chiesto una condanna di 4 anni e 4 mesi per le figlie del fondatore Romano Cenni, Micaela e Susanna, e per l'ex amministratore Giovanni Beccari. Chieste pene di 2 anni e 8 mesi per Elisabetta, l'altra figlia di Cenni (scomparso nel 2017), di 2 anni 2 mesi e 20 giorni per Gianluca Valentini, figlio di Luigi, altro fondatore di Mercatone Uno, e di 2 anni per l'ex consigliere Ilaro Ghiselli. L'inchiesta si riferiva a fatti accaduti tra il 2005 e il 2013 quando l'ex leader della grande distribuzione di arredamento aveva incominciato a manifestare i primi segni di crisi culminata poi con l'amministrazione straordinaria sotto il fardello di 425 milioni di debiti. Secondo l'ipotesi accusatoria respinta dal gup e basata sulle ricostruzioni della Guardia di Finanza, i sei avrebbero attuato diverse operazioni societarie per depauperare l'azienda, arrivando a sottrarre nel tempo 300 milioni di euro alla società.

Le tre figlie di Cenni, che legò il nome della società al campione di ciclismo Marco Pantani, hanno manifestato il proprio sollievo. «La sentenza purtroppo non cancella le perdite subite da clienti, fornitori e dipendenti, comunque riabilita il nome e l'operato di nostro padre, che ha fondato e fatto crescere l'azienda a livello nazionale e non ha mai tenuto le condotte dolose imputategli. Purtroppo è una riabilitazione postuma», hanno scritto aggiungendo di confidare nel fatto che «la giustizia individui i veri responsabili che hanno determinato la fine del gruppo e causato danni e perdite a fornitori, clienti e dipendenti. Ringraziamo tutte le persone che ci sono state vicine e non hanno mai messo in dubbio la liceità delle scelte».

La vicenda delle sorelle Pasini è distinta dalla crisi attuale di Mercatone Uno, rilevata nel 2018 da Shernon Holding che ha dichiarato fallimento l'anno scorso schiacciata da 90 milioni di nuovi debiti. Al momento, sono in cassa integrazione circa 1.700 dipendenti e un emendamento Pd ha lo scopo di accelerare l'erogazione del sussidio rifinanziato per il 2020.

Alla curatela fallimentare sono già giunte manifestazioni di interesse per circa una quarantina di negozi, mentre la situazione resta critica per i fornitori e per gli oltre 10mila clienti che avevano versato oltre 4 milioni senza vedersi recapitati i mobili.

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