L'Europa ci bacchetta. E stavolta sarà difficile trovare qualcuno che le dia torto e si scandalizzi per la severità. La Commissione Ue ha aperto una procedura d’infrazione contro l’Italia perché ritiene che nella pratica non applichi correttamente la direttiva Ue sul ritardo dei pagamenti da parte della pubblica amministrazione. Le imprese, infatti, non vengono pagate a 30-60 giorni come previsto dalle regole Ue ma con ritardi che arrivano sino sette mesi. Ritardi davvero insopportabili che creano non pochi danni alle imprese. Le Pa italiane, secondo le informazioni raccolte dalla Commissione, impiegano in media 170 giorni per pagare le imprese che forniscono loro beni e servizi e 210 giorni per i lavori pubblici. Alcune applicano poi tassi d’interesse per i pagamenti in mora che sono inferiori a quelli previsti dalla direttiva Ue. Altre Pa, inoltre, ritardano i rapporti sull’avanzamento dei lavori in modo da ritardare anche il pagamento alle imprese.
Per sbloccare questa situazione Bruxelles ha deciso di inviare una lettera di messa in mora all’Italia, primo passo della procedura d’infrazione, per chiedere chiarimenti. Il governo ora ha due mesi di tempo per rispondere e se le informazioni fornite non saranno ritenute sufficienti la Commissione prenderà atto della violazione delle norme Ue inviando un parere motivato. Oltre all’Italia, la Commissione ha inviato una lettera di messa in mora anche alla Slovacchia in quanto non ha attuato correttamente nella legislazione nazionale la direttiva sul ritardo dei pagamenti.
Il governo polemizza con Tajani
"Quella del neo europarlamentare di FI Tajani è una grave strumentalizzazione dell’Europa e un atto di irresponsabilità contro l’Italia", ha detto il sottosegretario alla presidenza del consiglio Sandro Gozi sulla decisione della Commissione europea . Le norme Ue, aveva spiegato Tajani, "impongono il pagamento dei debiti entro 30 giorni, e la Pubblica amministrazione italiana paga le fatture in media in 180 giorni, che diventano 210 nel settore dei lavori pubblici. L’Italia è il peggior pagatore d’Europa, la Grecia paga in 155 giorni". In realtà, ha ribattuto Gozi nella nota, Tajani "sceglie di puntare il dito proprio su un problema che invece il governo guidato da Matteo Renzi ha assunto come priorità della sua azione riformatrice e ha dimostrato di affrontare con serietà, impegno e decisione: per il pregresso, attraverso il Documento di economia e finanza preparato dal
538em;">ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, che mira a pagare in tempi rapidi tutti i debiti della Pubblica amministrazione; e per il futuro, con le modifiche alla Legge Europea 2013 bis, già approvata dalla Camera, che fissa i termini perentori di pagamento della PA a 30 e 60 giorni".
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