Decreto anticrisi verso il voto di fiducia E l’export migliora

RomaIl decreto legge anticrisi è approdato ieri in Aula alla Camera dopo l’approvazione di martedì scorso nelle commissioni Bilancio e Finanze. Oggi il governo dovrebbe porre la questione di fiducia che dovrebbe essere votata domani, mentre per martedì prossimo è atteso il via libera definitivo da parte di Montecitorio sul maxiemendamento che sarà presentato dall’esecutivo. L’Mpa potrebbe uscire dall’aula o astenersi. «Non votiamo contro il governo», ha assicurato il governatore della Regione Sicilia, Raffaele Lombardo. Ma oltre alla manovra anticiclica firmata dal ministro dell’Economia Tremonti arrivano ulteriori segnali di miglioramento della congiuntura. A partire da quelli del ministro dello Sviluppo economico Scajola, che ha accennato alla ripresa dell’export italiano nel mese di giugno, mentre dalla consueta indagine di Confcommercio sul clima di fiducia delle famiglie emerge un maggiore ottimismo sugli sviluppi futuri.
Dl anticrisi. Il lungo dibattito iniziato ieri alla Camera è servito anche per avviare riflessioni sui contenuti del decreto. I tecnici di Montecitorio hanno stilato a tempo di record la relazione sul provvedimento: dalla sanatoria per colf e badanti potrebbero giungere 1,3 miliardi di maggiori entrate previdenziali nel quadriennio 2009-2013 con la regolarizzazione di 300mila lavoratori. Il viceministro Vegas, in merito allo scudo fiscale, ha poi spiegato che nel regolamento attuativo si specificherà la possibilità di frazionamento dell’aliquota del 5 per cento sui beni detenuti all’estero.
Emendamenti. Tra gli emendamenti approvati in commissione, infine, alcune previsioni interessanti. Ad esempio l’applicazione della Tremonti-ter si effettuerà solo per gli utili reinvestiti in macchine e apparecchiature nuove. Confindustria intanto preme perché in sede di maxiemendamento il bonus stia esteso anche alle imprese che non hanno utili, mentre il presidente Abi Faissola ha manifestato insoddisfazione per l’emendamento che vincola al 5% di quanto convenuto l’innalzamento massimo dei tassi di interesse in sede di modifica delle condizioni contrattuali. I cento milioni stanziati dal governo nel 2008 per l’una tantum ai co.co.pro potranno essere impiegati in tutto o in parte per incrementare il Fondo sociale per l’occupazione. Tra le misure antievasione va ricordato infine l’obbligo per il Pra di segnalare all’Agenzia delle Entrate e alla Guardia di Finanza le persone fisiche che possiedono 10 o più veicoli. Infine nuove risorse per lo spettacolo saranno prelevate da eventuali maggiori entrate sulla «porno-tax», l’addizionale sul materiale a luci rosse. Previsto infine l’obbligo di affidamento a privati del 10% del trasporto pubblico locale interregionale.
Export. L’Italia registra «i primi timidi segnali di ripresa sul fronte dell’export», ha sottolineato il ministro dello Sviluppo Claudio Scajola, intervenendo alla presentazione del rapporto Ice 2008-2009 (nel quale si sottolinea la necessità di riforme strutturali per consentire al sistema Italia di ripartire) e segnalando che «i dati di giugno indicano «un +1,5%: la difficoltà comincia a cessare». Tesi avallata anche dal viceministro Urso secondo cui «la bilancia commerciale dovrebbe essere quasi in pareggio entro fine anno grazie alla diminuzione della bolletta energetica».
Famiglie. Migliora intanto il clima di fiducia delle famiglie italiane.

L’indagine Confcommercio-Censis presentata ieri ha evidenziato che a giugno il 56,8% dei nuclei familiari guardava al futuro con ottimismo (in aumento rispetto al 52,4% di gennaio). «Il picco massimo della crisi è stato raggiunto», ha commentato il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli.

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