Economia

Decreto Assunzioni, Draghi e Brunetta evitano nuove infornate

Reclutamenti a tempo per realizzare il Pnrr. Concorsi superveloci e modello Linkedin

Decreto Assunzioni, Draghi e Brunetta evitano nuove infornate

Il ministro della Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, ha posto un altro tassello nel mosaico del Pnrr. Oggi il Consiglio dei ministri (dopo un pre-Consiglio convocato alle 8.00) approverà il decreto Assunzioni che rappresenta la «terza gamba» per l'avvio del Recovery Plan italiano dopo il dl Semplificazioni-Governance che ha ricevuto il via libera la scorsa settimana.

Decisiva per lo sblocco di un'impasse tutta politica è stata la cabina di regia convocata dal premier Mario Draghi alla quale hanno partecipato, oltre allo stesso Brunetta, i ministri Patuanelli, Giorgetti, Bonetti con Franco e Speranza in videoconferenza dalla Gran Bretagna dove partecipano al G7. Il presidente del Consiglio ha fornito un sostegno fondamentale al ministro della Pubblica amministrazione che aveva preparato il decreto frenando gli appetiti dei partiti (soprattutto di centrosinistra) per allargare il perimetro delle assunzioni pubbliche. A Palazzo Chigi approderà una versione «light» tutta focalizzata sulle immediate necessità del Piano di ripresa e resilienza. In particolare, saranno immediatamente assunti i 350 tecnici che rinforzeranno il ministero dell'Economia (e la Ragioneria generale dello Stato in particolare) nell'azione di monitoraggio del Pnrr. Saranno, inoltre, ricompresi circa mille esperti da destinare alle Regioni per sbloccare i «colli di bottiglia» normativi e accelerare l'attuazione del Piano. Confermati, inoltre, i circa 16mila assunti all'ufficio del Processo del ministero della Giustizia per recuperare l'arretrato dei procedimenti bloccati dalla pandemia. Dovrebbero essere previste anche assunzioni al ministero della Transizione digitale. Con la fissazione di questi paletti si è evitato il rinvio della delibera, sancendo un altro punto a favore di Brunetta che domani con il premier illustrerà il provvedimento in conferenza stampa.

Il reclutamento del personale avverrà attraverso tre canali: concorsi semplificati e più veloci da indire entro 100 giorni per le assunzioni legate al Recovery (contratti a termine non oltre il 2026), un portale unico sul modello Linkedin per «assoldare» professionalità, ma anche l'attuazione di alcuni contenuti del Patto per l'innovazione della Pa a partire dai premi al merito che si potranno ottenere grazie al superamento del tetto al salario accessorio, introdotto dal 2017. Nel decreto, inoltre, saranno fissate le regole per i fabbisogni di personale dei singoli ministeri esclusi nella prima fase delle assunzioni.

Brunetta ha spinto per evitare un allungamento dei tempi in quanto a fronte di 3,2 milioni di dipendenti pubblici che hanno un'età media di oltre 50 anni (il 16,9% over 60) finora è stata registrata una limitata capacità di gestione e spesa dei fondi europei oltreché, in molti casi, una scarsa attitudine all'utilizzo delle tecnologie digitali. Tutti requisiti che saranno prioritari per una buona riuscita del Pnrr. L'obiettivo di Draghi e dello stesso Brunetta è reclutare «capitale umano» in grado di cimentarsi con le sfide ad alto contenuto di innovazione come i progetti legati alla transizione digitale ed ecologica che occupano gran parte delle risorse del Pnrr.

La Pa deve essere pronta perché a luglio arriverà la prima tranche da 25 miliardi delle risorse di Next Generation Eu.

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