Le indagini sulle attività delle banche nel mercato dei cambi si allarga a macchia d'olio. Dopo che nei giorni scorsi la Federal Reserve è scesa in campo, seguendo quanto fatto dalla Sec, la commissione di Borsa americana, agli inizi di novembre, ora tocca alle autorità tedesche accendere un faro sulle istituzioni attive nel settore. Deutsche Bank ha ammesso di aver «ricevuto richieste di informazioni dalle autorità di regolamentazione che stanno indagando sulle negoziazioni nel mercato dei cambi».
Ora Bafin, la Consob tedesca, avrebbe intenzione di esaminare se Deutsche Bank abbia gestito l'attività sul mercato dei cambi in modo adeguato e con sufficienti controlli. All'inizio della scorsa settimana, il Wall Street Journal aveva rivelato che il colosso tedesco, il più grande operatore al mondo nel mercato dei cambi, vale 5mila miliardi di dollari al giorno, ha provveduto alle prime sospensioni di trader coinvolti nello scandalo dei cambi.
Nell'autunno scorso, Ubs, Rbs, Jp Morgan e Barclays hanno sospeso circa 12 operatori e, la settimana scorsa, Hsbc ha sospeso due trader, Citigroup altri due e licenziato il capo delle negoziazioni della sede di Londra, Rohan Ramchandani, membro proprio di una chat room sotto inchiesta: «The Cartel» che comprende i principali trader di tutto il mondo.
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