Economia

La "batosta" per la tv. Perché scatta il salasso

L'associazione di categoria denuncia: circa 10 milioni di tv saranno obsolete, costringendo così ad acquistare un nuovo modello o l'apposito decoder

La "batosta" per la tv. Perché scatta il salasso

Una vera e propria stangata per gli italiani. Questa la previsione in vista del cambio del segnale di ricezione dei canali televisivi - entro il 2022 - con cui si concluderà il passaggio dall'attuale digitale terrestre al nuovo standard denominato DVB-T2. Si tratterà di uno step che non sarà certamente indolore per coloro che si troveranno costretti ad acquistare una nuova televisione. La denuncia è arrivata dal Codacons: l'associazione di categoria ha voluto ricordare che saranno circa 10 milioni i televisori che risulteranno a quella data obsoleti e non in grado di ricevere il nuovo segnale. In tal modo si obbligherà o a una nuova tv o a un nuovo decoder, provocando così una stangata per l'acquisto di un nuovo modello o dell’apposito decoder. Questi apparecchi sono già in vendita presso i negozi specializzati: il loro prezzo varia dai 30 ai 250 euro.

Le prime Regioni a partire, da settembre 2021, saranno Valle d'Aosta, Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia-Romagna e le province di Trento e Bolzano per proseguire a scaglioni entro il 2022 con le altre. Tappa finale sarà quella che, a partire dal primo aprile fino al 31 giugno 2022, coinvolgerà Sicilia, Sardegna, Puglia, Basilicata, Abruzzo, Molise e Marche. L'operazione ha lo scopo di liberare le vecchie frequenze per il 5G, la nuova rete internet che consentirà di navigare in modo superveloce in mobilità con telefonini e tablet.

La tua tv è da cambiare?

Per riuscire a capire se i nostri dispositivi continueranno a ricevere il segnale televisivo, ci sono alcuni fattori da tenere in considerazione. Se il televisore è stato acquistato dopo il primo gennaio 2017 sarà compatibile: infatti da quella data, per legge, non è possibile vendere dispositivi tv non in grado di ricevere il nuovo segnale. Inoltre bisognerà leggere se nelle specifiche tecniche del modello sia presente il decoder integrato DVB-T2 e che sia compatibile con la decodifica dello standard H256/Hevc sigla di High efficency video coding che supporti fino alla risoluzione 8192×4320 pixel.

Per fugare ogni dubbio si può anche prendere il telecomando e sintonizzarsi su due canali già attivi: il primo si trova digitando il numero 200; il secondo 100. Dopo essersi connessi, sullo schermo dovrebbe apparire la scritta "Test HEVC Main10". In tal caso la tv è compatibile con il nuovo standard di trasmissione.

In caso di esito negativo è opportuno fare altre prove prima di mettere mano al portafoglio: non è da escludere che serva soltanto risintonizzare tutti i canali del nostro apparecchio, oppure che il numero 200 sia già occupato da un'altra emittente televisiva (che va quindi spostata altrove manualmente).

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