Domani la prima emissione del Tesoro con l'esecutivo Renzidebito pubblico

Il sesto Btp Italia sta per debuttare sul mercato italiano. Domani inizia il collocamento di questo titolo ideato dal Tesoro due anni fa per favorire la raccolta in un momento di difficoltà e attrarre il piccolo investitore «cassettista». Ecco allora che, dopo cinque emissioni in due anni, il Tesoro torna in pista con cedole semestrali, la sicurezza di un ritorno minimo garantito, l'assenza di commissioni e il premio finale per il sottoscrittore «fedele». Sarà la prima emissione sotto il governo di Matteo Renzi e la prima che avverrà in un regime fiscale decisamente nuovo. «La distanza che separa la tassazione tra i titoli governativi e gli altri titoli azionari e obbligazionari – sottolinea Claudia Segre, segretario generale di Assiom Forex – si è ampliata molto e mentre per i primi il prelievo resta al 12,5%, per i secondi il balzello sarà del 26%. Questo spingerà gli investitori verso il sesto Btp Italia che, quest'anno, avrà anche altre due novità: la scadenza e la metodologia di collocamento».
L'emissione dei Btp Italia 2014 avverrà tra domani ed il 17 aprile e sarà divisa in due fasi: la prima (14-16 aprile) riservata al retail, la la seconda (17 aprile) agli istituzionali. In entrambi i casi il periodo potrebbe esser ridotto in caso di chiusura anticipata delle contrattazioni, come è stato già in passato. La seconda novità dei nuovi Btp Italia 2014 è la durata, che passerà da quattro a sei anni. Questo perchè nell'ultimo periodo i tassi si sono compressi, così come lo spread (venerdì a 170), e allungare la durata significa mantenere un rendimento interessante. «Con la scadenza a sei anni – spiega Angelo Drusiani di Banca Albertini Syz – ci sarà un effetto inflazione superiore a quello registrato con le precedenti emissioni e la cedola quindi potrebbe crescere in maniera più significativa». D'altronde l'appetito del mercato è elevato come hanno dimostrato le ultime aste: all'indoman della corsa ai Bot, venerdì il ministero dell'Economia ha venduto 7,2 miliardi di Btp, con il titolo triennale collocato per 3,5 miliardi con un tasso in discesa dall'1,12% al nuovo minimo storico dello 0,93%. Cui si aggiungono i casi di Grecia e Irlanda. Atene, in particolare, è tornata dopo quattro anni sul mercato dei titoli di Stato, collocando un bond con scadenza a 5 anni per 3 miliardi di euro. Ma la cosa più significativa è che il titolo è stato piazzato a un tasso del 4,95% e ha ottenuto richieste per oltre 20 miliardi.
«Una risposta decisa che - spiega Segre – è il segno del buon momento dei titoli periferici e attesta la forte liquidità che caratterizza i mercati in questa fase. Ecco dunque, che le attese per il sesto Btp Italia ipotizzano una domanda intorno ai 15 miliardi». Altri analisti appaiono,tuttavia, più tiepidi e pensano che la lancetta si fermerà poco sopra quota dieci miliardi.
La quotazione iniziale e il loro prezzo di emissione sarà 100 e il taglio minimo per l'acquisto è di 1.000 euro e potranno esser acquistati a multipli di questa cifra. Ma quale potrebbe essere il rendimento? Il dato verrà fissato una volta chiusa l'offerta e varierà nel tempo in base all'inflazione, aggiornata ogni sei mesi. Guardando al passato, i cinque titoli hanno un rendimento reale tra lo 0,79 e l'1,26%, senza considerare l'inflazione.


Quanto alla cedola, «il nuovo Btp Italia dovrebbe attestarsi a ridosso del 2%», spiega Drusiani assicurando che «anche in caso di deflazione, rischio di grande attualità legato a doppio filo con le prossime mosse della Bce, il titolo è al sicuro perché il rendimento minimo del Btp Italia aprile 2014 non sarebbe ritoccato al ribasso». Venerdì il Tesoro ha fissato la cedola minima annuale a quota 1,65 per cento.

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