
La vicenda Telecom Italia finisce all'attenzione del governo. Domani, infatti, è previsto l'incontro tra il premier Enrico Letta e l'ad di Telecom, Marco Patuano, il quale guida l'azienda dopo le dimissioni di Franco Bernabè da presidente esecutivo. Lo fa sapere Asati, in un comunicato, che non è stato smentito dall'ex-monopolista.
Nella nota diffusa ieri, l'associazione dei piccoli azionisti di Telecom Italia presieduta dall'attivissimo Franco Lombardi (impegnato a raccogliere le deleghe in vista dell'assemblea la cui cui data dovrebbe essere fissata durante il cda del 7 novembre) ha anche avanzato alcune richieste al presidente del Consiglio. In pratica, Asati chiede a Letta di porre all'ad Patuano alcune domande per far luce sul nuovo assetto azionario che vede Telefonica prendere il controllo di Telco, la holding che controlla, con il 22,5%, Telecom Italia. Secondo Asati, infatti, Patuano «deve anzitutto chiarire in maniera esaustiva - si legge nella nota- i reali problemi della società, causati anche dalla strategia attuata da Telefonica da quando è entrata nell'azionariato di Telco».
Secondo l'associazione, Telefonica - che è socia di Telco insieme a Generali, Mediobanca e Intesa Sanpaolo - da cui si sta preparando a rilevare gradualmente tutta la partecipazione, si sarebbe «da sempre opposta allo sviluppo di Telecom, impedendo ogni intervento di immissione di nuove risorse economiche, anche attraverso un aumento di capitale riservato a Cdp o altri azionisti».
Alcuni giorni fa sembrava che questo incontro dovesse essere imminente, ma invece non c'è stato.
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