Doris: «L'Italia ripartirà con l'edilizia, servono prestiti a basso costo per le ristrutturazioni»

nostro inviato a Pesaro

Nuovi mutui a tassi stracciati per gli italiani che decideranno di ristrutturare la propria abitazione e una squadra di artigiani già pronta a realizzare i relativi lavori. Alla base della mossa di Mediolanum, che il presidente Ennio Doris (nella foto) ha presentato ieri ai «suoi» 4.300 promotori finanziari accorsi a Pesaro per la convention annuale, c'è una idea strategica: ridare ossigeno alle piccole e medie imprese edili, quelle che più hanno pagato il prezzo della crisi, per ricavarne la scintilla capace di riavviare il motore dell'intera economia italiana. Si partirà entro settembre e il costo finale per i clienti sarà non solo inferiore a quanto corrisponde oggi Banca Mediolanum a quanti vincolano il denaro per un anno (2,8%) ma in ultima istanza probabilmente di poco superiore all'Euribor: 1,7% il costo dei finanziamenti agevolati che il gruppo concede alle zone terremotate. In sostanza la decisione di spingere gli italiani a ristrutturare casa (si partirà dalle villette delle periferie) nell'immediato si tradurrà in un costo per Mediolanum, di cui è grande socia la stessa Fininvest.
Ma il Doris è convinto di fare il bene del proprio gruppo, per il prevedibile effetto volano che avrà sulla clientela, come è già accaduto in occasione del taglio alle rate dei mutui deciso qualche anno fa e con il rimborso ai clienti rimasti imprigionati nel crac di Lehman Brothers.
Obiettivo di lungo termine di Mediolanum è infatti quello di diventare il principale interlocutore di famiglie e piccole imprese, «saremo il primo gruppo retail del Paese; cambieremo l'idea che gli italiani hanno del credito», specifica Doris mostrandosi certo che nessun concorrente avrà le forze per sottrargli il copyright dell'idea, visti i 130 miliardi di sofferenze che pesano sul sistema. Oltre a mettere a disposizione il denaro, Mediolanum sta poi lavorando per creare “consorzi“ di imprese edili, geometri e architetti che si occuperanno dei cantieri: gli accordi sono in via dei definizione.

La due giorni di Pesaro - dove sotto un megaschermo di 40 metri si è alternato tutto il vertice del gruppo, a partire da Massimo Doris (ad di Banca Mediolanum) e dalla sorella Sara (che si occupa della Fondazione) - invia poi a promotori e risparmiatori un messaggio chiaro: il mondo è cambiato ed è tornato il momento di tornare a puntare sulle azioni.

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