Economia

Ecco la classifica delle birre in bottiglia

Poco meno di 19 milioni gli ettolitri bevuti dagli italiani in un anno. Ma la scelta è varia e si deve saper scegliere

Ecco la classifica delle birre in bottiglia

La birra unisce gli italiani. Secondo Assobirra sono quasi 19 i milioni di ettolitri consumati mediamente in Italia ogni anno. Con un picco registrato nel periodo estivo. Ma ci sono tante varietà di birra e scegliere non sempre è facile. In soccorso è arrivato Altroconsumo che, in seguito all’analisi di 28 birre in bottiglia, ha stilato una classifica dei prodotti che troviamo negli scaffali. Sotto la lente di ingrandimento sono finite le birre chiare a bassa fermentazione, tipo Lager e Pilsner, sottoposte all'analisi dell'etichetta, alle prove in laboratorio e a quella finale dell'assaggio.

Prima di tutto si deve leggere attentamente l’etichetta, sulla quale non devono mai mancare alcune informazioni obbligatorie, come la denominazione di vendita, il grado alcolico, il volume, o anche l’indicazione di eventuali ingredienti che provocano allergie o intolleranze. L'analisi di Altroconsumo ha esaminato più parametri, tra i quali l’acidità, la quantità di malto o altri cereali, il colore. In ultimo, i 15 esperti sono passati all’assaggio dei prodotti.

Le birre migliori in commercio

La birra Menabrea Original è risultata essere la migliore in commercio. Una bottiglia costa in media 84 centesimi e ha ottenuto una valutazione pari a 77/100, un punteggio che indica una ottima qualità. A pari merito al secondo posto, con 74/100, troviamo la birra di Peroni e la Lager della linea 4 luppoli di Poretti. Il terzo posto del podio viene invece conquistato dalla Lager di Dreher, che ha ottenuto un punteggio di 73/100. Pur fuori dal podio per poco, hanno comunque ottenuto un’ottima valutazione, superiore a 70/100, altri 4 prodotti in bottiglia: la Munich Lager di Paulaner (72), la referenza di Ichnusa (71), la birra Tradizione Italiana di Pedavena (70) e la Lager di Tennent’s di Lager (70). Per quanto riguarda i costi troviamo delle differenze, si passa infatti da 83 centesimi di Ichnusa a 1,40 euro di Tennent’s.

Conta anche il rapporto qualità/prezzo

In classifica troviamo anche le birre con l’insegna della catena, le private label. Quella della Coop ha ottenuto il punteggio di 67/100 ed è quindi considerata di buona qualità, affiancata quindi a marche più famose. Con la differenza nel prezzo: solo 57 centesimi a bottiglia, il più basso in relazione ai grandi marchi. A vincere come miglior acquisto è Perlenenbacher, il brand distribuito dal supermercato Lidl, che mostra il miglior rapporto tra qualità e prezzo. Con 69/100 la sua Pilsener ottiene un giudizio di buona qualità a soli 50 centesimi a bottiglia.

Il costo più basso tra le birre prese in analisi.

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