Economia

Ecco i controlli del Fisco sul Superbonus: chi rischia

Ma quali sono le verifiche effettuate? Il sistema messo in piedi dall'Agenzia delle entrate, comunque, è ancora tutto da collaudare

Ecco i controlli del Fisco sul Superbonus: chi rischia

Nessun timore per i contribuenti, sul Superbonus i controlli da parte del Fisco saranno quelli ordinari. A dichiararlo al Sole 24 Ore è stato il direttore centrale persone fisiche, lavoratori autonomi ed enti non commerciali dell'Agenzia delle entrate Antonio Dorrello, il quale ha escluso verifiche particolari su questo incentivo; le ispezioni non saranno diverse da quelle che sono effettuate in altre situazioni analoghe. “I rischi sono quelli ordinari e tradizionali”, ha specificato Dorrello. Ci sarà il controllo formale per coloro che utilizzeranno il Superbonus in detrazione nella propria dichiarazione. Queste persone dovranno conservare le fatture, le ricevute fiscali comprovanti le spese sostenute, esattamente come avviane per le spese mediche.

Per i contribuenti che esercitano l’opzione di sconto in fattura o di cessione del credito, invece, si utilizzeranno le ordinarie attività di controllo ma con le limitazioni che ci sono all'interno dell'articolo 119, che ben chiariscono come ci sia un affidamento del terzo che riceve la cessione del credito. Ma quali sono le verifiche effettuate dal Fisco? Il sistema dei controlli, comunque, è ancora tutto da collaudare: l'Agenzia delle entrate procede alla verifica documentale della sussistenza dei presupposti che danno diritto alla detrazione Superbonus e i controlli sono eseguiti nei termini di cui all'articolo 43 del Dpr 600/73 e all'articolo 27, commi 16-20, del Dl 185/2008, cioè entro il 31 dicembre del quinto anno successivo a quello in cui è stata presentata la dichiarazione con la quale si è fruito della detrazione.

Quando si sia scelta la cessione del credito o lo sconto in fattura, e sia stato quindi accertato l'utilizzo in compensazione di un credito inesistente, l'ufficio può notificare l'atto di recupero addirittura fino al 31 dicembre dell'ottavo anno successivo a quello di utilizzo. A monte, però, ci sono le verifiche svolte dall'Enea sulle asseverazioni, cioè sulle dichiarazioni sottoscritte dal tecnico abilitato, con le quali si attesta che gli interventi di riqualificazione energetica sono rispondenti a quanto previsto dalle norme. L'asseverazione è compilata online nel portale informatico Enea e va trasmessa entro 90 giorni dalla fine lavori. L'Enea svolgerà una serie di controlli anche automatizzati direttamente sul portale e trasmetterà poi con cadenza bimestrale tutte le risultanze dei controlli al Mise. L'Agenzia, quindi, pur rimanendo titolare dei controlli, li effettuerà contando sul fatto che molto lavoro sarà fatto da altri.

Nel caso dei condomini, infine, in caso di verifiche, risponderanno di eventuali irregolarità esclusivamente le persone dell’abitazione che ne hanno usufruito.

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