Ecco il laser che cancella i tatuaggi

Maddalena Camera

A Samarate, alle porte di Varese, si producono strumenti tecnologici di alta qualità da esportare in tutto il mondo. Quanta System è un'azienda nata nel 1986 che, grazie alla realizzazione di laser ipertecnologici, riesce a soddisfare la domanda di un mercato di nicchia ma non per questo meno esigente.

Ieri ha inaugurato il nuovo stabilimento da 7 mila metri quadri che permetterà di portare la produzione da 2 a 3mila unità all'anno. «Questo nostro stabilimento - ha spiegato l'ad Paolo Salvadeo - è modulare e ci consentirà di arrivare a 8mila pezzi prodotti all'anno». Tra camere sterili e catene di montaggio modulari vengono prodotti i laser, apparecchi che permettono di concentrare la potenza di un fascio di luce per scopi diversi. Quanta, partecipata al 100% dal gruppo fiorentino El.En quotata al segmento Star della Borsa di Milano, è specializzata in laser medicali impiegati sia a livello estetico, ad esempio per cancellare i tatuaggi, sia chirurgico, come in urologia per la rimozione dell'ipertrofia prostatica.

La società ha chiuso il 2015 con 35 milioni di fatturato e nel 2016 attende una crescita del 23% con ricavi per 43 milioni. Mentre i 120 dipendenti diventeranno 135 il prossimo anno. «Noi esportiamo il 95% della nostra produzione - ha spiegato Salvadeo -. In Italia purtroppo la crisi ha portato a una reale contrazione del mercato anche a causa delle banche che non concedono più credito. In compenso siamo cresciuti all'estero dove è riconosciuta l'eccellenza dei nostri prodotti».

Un altro settore dove Quanta è attiva è quello del restauro. Grazie ai suoi Laser sono stati restaurati gli affreschi del Michelangelo in Vaticano e anche la Torre di Pisa.

Questo settore però per l'azienda è un impegno sociale più che economico in quanto i laser utilizzati vengono forniti a titolo gratuito. «Prossimamente abbiamo un progetto che ci porterà in India per il restauro del Taj Mahal - ha spiegato Salvadeo - nella basilica di Betlemme e al museo Egizio di Torino».