Economia

Passa anche dal web la «campagna elettorale» di Roberto Mazzotta per cercare di conservare la presidenza di Bpm. Messo alle corde dall’Associazione degli Amici che gli ha preferito come candidato al vertice Massimo Ponzellini di Impregilo, Mazzotta ha affidato a You Tube un appello ai dipendenti dell’istituto. Una mossa unica nel mondo del credito italiano. L’assemblea del 25 aprile, afferma Mazzotta nel video dove si mostra in camicia e cravatta, «sarà da una parte l’occasione di una conferma» e dall’altra di «due liberazioni». L’assise dovrà «confermare l’importanza del lavoro che abbiamo fatto insieme», per rendere Bpm «pulita, onesta, efficiente». Quindi la sferzata ai meccanismi interni al gruppo attraverso cui i sindacati esprimono la gran parte del cda: «Dovremo - continua il banchiere - liberarci da due cose. Voi dovrete liberarvi da un’organizzazione del lavoro e da un dominio non del sindacato, ma di chi usa il sindacato, per fini di potere interno, che condiziona le vostre carriere, determina il fatto che voi non siate promossi quando meritate ma quando siete iscritti al sindacato giusto, che non sia possibile premiare il merito e che molte volte le assunzioni sono un po’ taroccate».

Mazzotta aggiunge poi che occorre cancellare un’altra cosa: «Il rischio che la debolezza del vertice o l’arrivo al vertice della banca di posizioni in conflitto di interesse» possa rendere precaria la sicurezza di Bpm che rischia di essere «prima usata e poi mangiata».

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