A giugno i fondi comuni aperti sono stati i protagonisti assoluti per quanto riguarda la raccolta netta mensile. In base ai dati diffusi da Assogestioni, su 7,8 miliardi di raccolta netta dell'intero sistema dell'industria del risparmio gestito ben 6,8 miliardi (pari quindi all'87% del totale) hanno fatto capo ai fondi aperti che hanno accumulato nei primi sei mesi di quest'anno 68,8 miliardi di raccolta. Mentre le gestioni di portafoglio (retail e istituzionali) si sono fermate a giugno a 949 milioni (4,8 miliardi a maggio), portando la raccolta dei sei mesi a 26,7 miliardi.
Il patrimonio complessivo, invece, flette dai 1.741 miliardi di maggio ai 1.714 miliardi di giugno: si riduce ulteriormente la forbice tra la quota di mercato dei fondi comuni (848,5 miliardi pari al 48,3%) e quella delle gestioni di portafoglio (885,8 miliardi, che valgono il 51,7% del mercato).
I flessibili (5,3 miliardi di euro) hanno sbaragliato la concorrenza. Infatti gli azionari non sono andati oltre i 678 milioni di raccolta netta, i bilanciati si sono fermati a 303 milioni, gli obbligazionari a 194 milioni e i fondi monetari a 328 milioni.
Saldamente in testa, in termini invece di patrimonio in gestione, i fondi obbligazionari (337,1 miliardi e 43,2% di quota di mercato), seguiti dai flessibili (185 miliardi pari al 23,7% del mercato), dagli azionari (166,1 miliardi e 21,3% di percentuale sul totale, dai bilanciati (56,3 miliardi e 7,2%) e dai monetari (28,8 miliardi e 3,7% di quota di mercato).
Infine, come di consueto, uno sguardo ai fondi di diritto italiano e a quelli esteri, con i primi che hanno incamerato 913 milioni di euro mensili mentre i secondi hanno ottenuto 5,9 miliardi. Con questi dati mensili, sale a 50,4 miliardi la raccolta da inizio anno dei fondi esteri, mentre quella dei fondi di diritto italiano si sono fermati a 18,2 miliardi.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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