Ei Towers non molla la presa su RaiWay. È questo il messaggio che emerge dall'assembela degli azionisti della società delle torri che fa capo a Mediaset, che ieri ha approvato il bilancio 2014, chiuso con un utile netto di 37,8 milioni. La bocciatura all'Opas decretata nei giorni scorsi da Consob, Antitrust e Rai ha però prodotto effetti positivi per gli azionisti che si potranno spartire un «tesoretto» da 31 milioni di euro: Mediaset, azionista di maggioranza con il 40%, ha infatti proposto all'assemblea di distribuire un dividendo di 1,1 euro per azione. E l'assemblea ha approvato (presente il 79,5% del capitale).
In origine l'utile della spa doveva andare per intero a riserva a favore dell'Opas, mentre ora resteranno in cassa solo 135mila euro. La mossa era probabilmente attesa dalla Borsa che l'altro ieri aveva fatto salire il titolo di oltre il 4%, mentre ieri Ei Towers ha chiuso in calo dello 0,83% e Mediaset è salita del 0,6%. Certo è che la società delle torri di Mediaset non rinuncia all'idea di un prossimo consolidamento del settore delle torri di trasmissione che appare in Italia molto affollato da soggetti di piccole o medie dimensioni molto distanti dai giganti internazionali. Infatti oltre a Rai Way e la stessa Ei Towers, in Borsa arriveranno presto anche le torri per le tlc mobili di Inwit, la nuova società Telecom Italia.
«Non è un addio, ma un arrivederci con forme e tempi che le controparti ci consentiranno. Il progetto ha tale senso che un arrivederci è d'obbligo», ha detto l'ad di Ei Towers, Guido Barbieri, ribadendo quanto già affermato da Gina Nieri, influente e ascoltata consigliere del cda di Mediaset. «Metteremo tutta la nostra energia ed entusiasmo per far evolvere il settore in maniera più efficiente con tempi e modi compatibili con la volontà di tutti i soggetti in gioco», ha aggiunto.
In ogni caso la promessa fatta all'assemblea è che nei prossimi cda, a partire dalla riunione che è in programma per oggi, la società inizierà a discutere sull'opportunità di avviare discussioni con Rai Way. Quanto alla vecchia Opas Barbieri ha spiegato: «L'operazione da subito è piaciuta al mercato, come dimostra il fatto che un primario istituto internazionale ci ha subito concesso un finanziamento da 1,1 miliardi per portarla a termine». L'ad ha anche detto che, al momento, non ci sono contatti con il fondo F2i, indicato come possibile socio di garanzia in un eventuale integrazione del settore, anche se «qualunque soluzione che possa agevolare un processo di consolidamento è benvenuta». Barbieri ha concluso assicurando di avere il massimo rispetto per la decisione del governo di impedire la cessione di una quota di maggioranza di Rai Way ma ha ribadito la convinzione che per operare a livello internazionale occorre avere le spalle sufficientemente larghe, quindi un processo di consolidamento appare inevitabile. Quanto alle voci di un interessamento di Ei Towers per le torri di Inwit, al momento non ci sono stati contatti. Quanto al modo in cui l'Opas è stata condotta un apprezzamento è arrivato dal fondo Amber.
«L'operazione era completamente trasparente, un gesto di attenzione verso il mercato. Esprimiamo apprezzamento e voto favorevole».Sono 31 i milioni di euro di utile netto che andranno in cedole. Saranno pagati 1,1 euro ad azione
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