Ei Towers si allea con i francesi e punta sull'«Internet delle cose»

Ei Towers, la società delle torri di tramissione tv che fa capo a Mediaset, diversifica il business con la realizzazione di una rete dedicata all'Internet of Things. In pratica l'internet delle cose che permette di collegare gli oggetti. Un mercato in grande espansione con numeri «monstre». L'Osservatorio del politecnico di Milano parla di un mercato in Italia pari a 1,5 miliardi di euro e di 25 miliardi di oggetti connessi nel mondo entro il 2020. Ei Towers per questa rete ha stretto un accordo con Sigfox, società francese leader del settore, e creato una apposita società, Nettrotter. Quest'ultima è controllata da Ei Towers ma ha un socio di minoranza, la Thinktank 2000 di Carlos Lambarri, ex manager di Telecom che sarà l'ad della nuova realtà. Quanto a Sigfox è già presente, tramite partnership, in 9 Paesi con 5 milioni di dispositivi registrati. In Spagna, ad esempio, ha stretto un accordo simile con Cellnex. «Si tratta di una estensione logica del nostro core business - ha detto Guido Barbieri ad di Ei Towers- la nuova rete necessita di circa 1.000 siti ed è quindi compatibile con la nostra struttura di rete (circa 3.000 siti), molto meno capillare di una rete per la connettività cellulare(oltre 10.000)». Oggi in Italia ci sono 8 milioni di oggetti connessi tramite scheda gsm. Il problema è che questo tipo di connettività è piuttosto costoso e richiede anche prossimità alla connessione elettrica. Per contro le soluzioni di Sigfox sono a basso consumo di energia, con durata decennale della batteria e minima spesa per la connettività. L'investimento sulla nuova rete, che sarà pronta a Milano e Roma entro il primo trimestre 2016, permetterà, potenzialmente, di connettere alcune centinaia di milioni di oggetti.

Quanto alla trattativa con la Rai, per un accordo con RaiWay sul fronte delle torri di tramissione tv, la situazione è ancora ferma. «Tutti ammettono che la fusione tra le due società avrebbe un notevole senso industriale - ha spiegato Barbieri- ma i vincoli, almeno per ora, rimangono».