Nel bilancio di AgustaWestland rischia di brillare una mina da 560 milioni di euro. New Delhi, secondo la stampa locale, avrebbe infatti deciso di cancellare la commessa per la fornitura di 12 elicotteri, finita mesi fa al centro di uno scandalo per presunte tangenti che ha portato all'arresto dell'ex numero uno della controllante Finmeccanica, Giuseppe Orsi.
La controllata che produce elicotteri fa però sapere di non aver ricevuto ancora alcuna comunicazione dal ministero indiano. Il titolo ha comunque avuto una seduta difficile in Borsa, chiusa in calo del 2,45% a 5,36 euro. «Finmeccanica confida nell'imparziale e trasparente rispetto delle procedure e del principio di legalità per il quale l'India vanta una consolidata reputazione», sostiene Finmeccanica, aggiungendo che AgustaWestland, «rigettando tutte le accuse di violazione del patto d'integrità precontrattuale e del contratto stesso», consegnerà la prossima settimana la risposta scritta alle eccezioni sollevate dal ministero della Difesa indiano.
Oggi i rappresentanti di AgustaWestland incontreranno comununque le autorità del Paese asiatico. Nell'ambito della commessa, vinta nel febbraio 2010, AgustaWestland ha al momento consegnato 3 elicotteri, già in servizio (altri 3 sono pronti alla consegna e 6 in fase di lavorazione).
È da oltre un anno che la commessa è al centro di una querelle, che ha portato l'India a congelare i pagamenti. Un mese fa AugustaWestland ha quindi deciso di ricorrere all'arbitrato internazionale e il 23 ottobre l'India ha preannunciato ad AgustaWestland l'intenzione di cancellare il contratto, per la violazione del patto di integrità. La vicenda si inserisce nel quadro politico dell'India che si avvia alle elezioni, con un governo alle prese con vari scandali per corruzione.
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