Enav fa il pieno di ordini nel primo giorno di «Ipo»

L'ad Neri: «Nonostante la Brexiti il business stabile ci favorisce». Esordio in Borsa il 26 luglio

Maddalena Camera

Enav ha fatto il pieno di ordini già nel primo giorno dell'offerta che porterà alla quotazione in Borsa della società che controlla il traffico aereo nel nostro Paese. Il debutto a Piazza Affari è previsto il 26 luglio prossimo. Il governo dunque nonostante la Brexit e l'instabilità dei mercati non ha rinunciato all'operazione che porterà alla parziale privatizzazione e alla quotazione, unico caso al mondo, di un'azienda che svolge l'attività di controllo dei cieli.

Si tratta della seconda cessione pubblica parziale a riduzione del debito dopo Poste Italiane. L'offerta pubblica iniziale, (Ipo) partita ieri durerà fino al 21 luglio (fino al 20 per i dipendenti Enav). La quota per i risparmiatori è del 10% di quanto messo in vendita, il restante va agli investitori istituzionali. La forchetta del collocamento è fra i 2,90 e i 3,50 euro per azione e il lotto minimo di mille azioni: ossia tra i 2.900 e i 3.500 euro. Per i 4.200 dipendenti della società è previsto un bonus di un'azione gratuita ogni dieci, per tutti gli altri di una ogni 20. In Borsa va una quota fino al 46,6% (con un minimo 42,5%) della società. Ossia meno del 49% previsto dal decreto del 2014 con il quale il Tesoro metteva in programma la quotazione.

Sempre il Tesoro, che controlla Enav al 100%, che capitalizza fra 1,571 e 1,896 miliardi, incasserà intorno agli 800 milioni di euro (fra 732 e 883 milioni). Ossia meno di quanto auspicato inizialmente, proprio a causa delle pesanti turbolenze dei mercati dell'ultimo mese. Soddisfatta in ogni caso l'ad di Enav, Roberta Neri, che vedrà comunque raddoppiare il suo stipendio da 200 a 410mila euro l'anno più una parte, il 40%, al raggiungimento di alcuni obiettivi.

«È un'operazione importante, una delle maggiori sul mercato finanziario in Europa negli ultimi mesi - ha detto Neri, che da ad aveva portato in Borsa anche Acea, la municipalizzata di Roma - E sarà significativa in un contesto di mercato volatile».

Del resto Enav gioca il suo appeal proprio sul fatto di avere un business molto stabile. Neri infatti ha ammesso di aver considerato, con l'azionista, la possibilità di attendere a sbarcare in Borsa per l'effetto Brexit.

«Ma poi è stato valutato che questo poteva essere il momento buono per una società come la nostra che ha stabilità nei flussi di ricavi e tariffe regolate che si conoscono in anticipo. Per paradosso la Brexit può avere determinato su di noi un effetto non negativo».

Al momento, con il book degli ordini già esaurito, i fatti le stanno dando ragione.

Del resto anche durante il road show di presentazione si era registrato un buon interesse dagli investitori istituzionali.

Per Mediobanca, che coordina l'offerta globale con Barclays e Credit Suisse, si tratta di un segnale positivo per i mercati dopo il forte scossone provocato dalla Brexit.

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