Enel brinda a conti del 2017, salendo in Piazza Affari del 2,88% a un prezzo di 4,78 euro. Il gruppo guidato da Francesco Starace, stando ai dati preliminari approvati ieri dal cda, ha registrato ricavi in crescita del 5,8% a 74,7 miliardi, sopra le attese degli analisti che prevedevano un fatturato di 72,88 miliardi.
Bene anche l'ebitda (il margine operativo lordo) che è salito del 2,6% a 15,7 miliardi, anch'esso oltre un consensus pari a 15,58 miliardi. In discesa poi il debito a 37,4 miliardi, in calo dello 0,5% rispetto a dicembre 2016. Il mercato si aspettava 38,1 miliardi.
«I solidi risultati ci permettono di confermare i target di piano per il 2018, continuando nell'implementazione della nostra strategia - ha detto ieri Starace - Siamo soddisfatti dei risultati conseguiti in un contesto sfidante. Questo dimostra la validità delle strategie adottate: diversificazione geografica e corretta implementazione di una strategia sostenibile. Il tutto nonostante la ridotta disponibilità delle risorse idriche ed eoliche durante l'anno».
L'andamento positivo dei conti, ha spiegato la stessa Enel, è da collegare ai maggiori ricavi da vendita di energia elettrica ai clienti finali, da trasporto e da attività di trading di energia elettrica oltre che dalla vendita di combustibili, che hanno più che compensato gli effetti delle minori vendite all'ingrosso e delle variazioni di perimetro. Queste ultime riguardano il deconsolidamento di Slovenské Elektrárne, di Egpna Renewables Energy Partners e di Marcinelle Energie, i cui effetti sono stati solo parzialmente compensati dai maggiori ricavi conseguiti dalle società acquisite nel 2017.
Entrando nel dettaglio, i flussi di cassa della gestione operativa e l'effetto cambi, che ha comportato una riduzione dell'indebitamento per 1,5 miliardi, sono invece stati quasi interamente bilanciati dai flussi di cassa in uscita relativi agli investimenti, alle operazioni straordinarie e ai dividendi erogati per 2,9 miliardi di euro.
Va ricordato che lo scorso novembre il gruppo elettrico ha presentato il piano al 2020, che punta a un margine operativo lordo di 18,2 miliardi e a un utile netto di 5,4 miliardi. La remunerazione di Enel agli azionisti è stata comunque in crescita già negli ultimi anni, grazie al dividendo in rialzo di oltre il 40%: è stato di 0,16 euro per azione nel 2015, di 0,18 euro nel 2016 e sarà di 0,23 nel 2017.
Nel nuovo piano è stato invece previsto un pay-out del 70% sull'utile netto dall'esercizio 2018 in avanti con una cedola minima di 0,28 euro per azione, in aumento del 33% rispetto a quella garantita sul 2017. L'appuntamento con i conti definitivi è fissato per il 6 marzo prossimo, quando Enel farà conoscere tutti i numeri del 2017, a partire dall'utile.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.