Il faro dell'Antitrust europeo sulle acquisizioni di Lufthansa

Nel mirino l'aumento dei prezzi sul mercato tedesco. Possibili rischi per Alitalia. E la cessione slitta al 2018

Il faro dell'Antitrust europeo sulle acquisizioni di Lufthansa

La concorrenza sul mercato aereo della Germania preoccupa le autorità Antitrust europee. Come si ricorderà, poche settimane fa Lufthansa, prima compagnia tedesca, ha integrato le principali attività della seconda, Air Berlin, alla vigilia del suo fallimento (una parte di flotta e voli sono andati a easyJet). Un'operazione risolta in tempi molto rapidi perchè gradita al governo.

Ora però la commissaria alla Concorrenza Ue Margrethe Verstager ha ammesso: «Siamo molto preoccupati. Ci sono questioni di concorrenza che vanno analizzate». E ha spiegato: «Su un numero significativo di tratte Lufthansa potrebbe avere il monopolio, per questo vogliamo sentire le reazioni del mercato perchè se c'è monopolio i prezzi salgono». Stando a rilevazioni successive all'operazione, i prezzi dei voli interni in Germania sarebbero aumentati del 30%.

L'integrazione tra Lufthansa e Air Berlin, costata 210 milioni, porta il gruppo a una quota di mercato in Germania del 98% (fonte: il settimanale economico Manager magazin), comprendendo la controllata Eurowings. Per il momento non risulta ci siano stati ricorsi da parte di vettori europei, ma il tema esiste. Ragionando in termini pragmatici, è improbabile che un'operazione voluta dal governo di Berlino possa essere cassata; tuttavia si cercheranno delle compensazioni per alleggerire le tensioni dei prezzi, per esempio obbligando il gruppo a rilasciare rotte e slot là dove il monopolio fosse evidente.

Ma ora molti si chiedono: se Lufthansa comprerà Alitalia, ci potranno essere rincari e analoghe preoccupazioni da parte delle autorità europee? La risposta, in linea di massima, è no. Alitalia e Lufthansa non possiedono significative sovrapposizioni sul mercato italiano ed europeo, tali da poter configurare, se sommate, una posizione dominante. Il tema, ovviamente, si porrà a posteriori, una volta firmato un contratto, e la pronuncia dell'Antitrust è un atto dovuto. Tuttavia il mercato italiano è già uno tra i più aperti alla concorrenza: Alitalia non è più il primo vettore, titolo di cui si è appropriata Ryanair, e la stessa EasyJet ha una quota importante. Se anche la presenza di Lufthansa venisse a sommarsi con quella di Alitalia, sarebbe improbabile riscontrare delle alterazioni alla concorrenza. Piuttosto suggeriva ieri un esperto qualche majoir europea potrebbe approfittarne per attaccare la posizione dominante di Alitalia su Linate, dove possiede il 60% degli slot, che peraltro sono a numero chiuso.

Le trattative per la cessione di Alitalia intanto continuano con tutti i soggetti

interessati, anche quelli candidati all'handling. Ma la cessione entro Natale, immaginata nei giorni scorsi dal ministro dei Trasporti Graziano Del Rio, negli ambienti aeronautici viene ormai vista come molto improbabile.

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