Per Fca terzo trimestre con conti positivi (+29% di ebit adjusted a 1,5 miliardi; più che triplicato l'utile netto adjusted a 740 milioni e un utile netto di 606 milioni; obiettivi di quest'anno rivisti ancora volta in rialzo; tutte le aree in miglioramento a eccezione dell'America Latina (in lenta ripresa), anche se in Brasile il gruppo mantiene la leadership. Quota mercato in aumento (al 12,5%) negli Usa e altrettanto in Europa (6,1%). Sale invece l'indebitamento industriale, da 5,47 a 6,51 miliardi, «per ragioni legate alla stagionalità», mentre la liquidità disponibile (23,2 miliardi) resta elevata. Aldilà di questi dati, la cui attesa aveva fatto schizzare in mattinata il titolo Fca, a raffreddare la corsa delle azioni (+0,9% a 5,95 euro la chiusura) è stata la notizia dello stop alla vendita di Magneti Marelli. Dunque, l'eventuale cessione a Samsung della società non avverrà per le questioni interne dei coreani, alle prese con il massiccio ritiro dal mercato del suo Galaxy Note 7. «Le discussioni proseguono - ha spiegato l'ad Sergio Marchionne agli analisti -: ci sono diversi acquirenti potenziali». Nella sale operative, intanto, non si esclude che Magneti Marelli possa in futuro «correre» da sola. E un analista ipotizza per la società fiore all'occhiello di Fca un valore anche superiore a 3,5 miliardi.
I conti del terzo trimestre, che il gruppo definisce record, segnano consegne globali di auto in linea con quelle di un anno fa (oltre 1,1 milioni di unità, +3% per Jeep) e ricavi netti pure stabili (26,8 miliardi). A contribuire al bilancio positivo della trimestrale è il mercato Usa (calo dei ricavi, ma Ebit adjusted dal 6,7 al 7,6%); i numeri registrati dall'Europa guidata da Alfredo Altavilla (Ebit adjusted da 20 a 104 milioni e margine passato da 0,4 a 2,1%)); il miglioramento degli affari nell'area asiatica e il marchio Maserati, il cui margine (11,8%) è tornato a doppia cifra. Il Tridente, la cui gamma si avvale quest'anno del Suv Levante, prodotto a Mirafiori, fatica a soddisfare la domanda in arrivo dagli Usa. Ottimismo poi su Alfa Giulia, la cui gamma, alla fine del 2017, potrà contare anche sulla versione wagon, mentre il Suv Stelvio è pronto a esordire tra meno di un mese al Los Angeles Auto Show (sempre nella seconda metà di novembre Giulia sarà disponibile anche negli Usa).
Fiducioso Marchionne sui conti 2016: i ricavi netti sono confermati oltre 112 miliardi, l'Ebit adjusted crescerà da 5,5 alla nuova stima di 5,8 miliardi, l'utile netto adjusted passerà da 2 a più di 2,3 miliardi. Confermato il debito sotto quota 5 miliardi.
Sulla svolta elettrica del mercato, Marchionne continua a definirsi «molto cauto, viste le risorse necessarie per sviluppare» il motore. Il minivan ibrido Chrysler Pacifica, in vendita dai prossimi giorni negli Usa, comporterebbe spesse aggiuntiva di circa 14.000 dollari.PBon
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