Con Ferrari che deve ancora approdare fisicamente a Wall Street, presumibilmente il 21 ottobre prossimo, e a road-show in pieno svolgimento, c'è già chi guarda avanti. A quando, cioè, all'inizio del 2016, Ferrari si separerà da Fiat Chrysler Automobiles per entrare direttamente nella cassaforte di casa Agnelli (la holding Exor avrà il 23,6%). E chi guarda ai prossimi mesi si chiede anche come il mercato accoglierà una Fca orfana del suo gioiello più importante, il Cavallino rampante di Maranello. Ferrari è stata valutata 10 miliardi di dollari, che in euro fa circa 8,5 miliardi. L'attuale casa madre, cioè Fca, che ne detiene ancora il 90%, capita lizza quasi 18 miliardi di euro. A questo punto, si nota come tutta la Ferrari (2.700 dipendenti, circa 7mila supercar prodotte) vale poco meno della metà di tutta Fca (intorno a 300mila addetti, oltre 4,6 milioni di veicoli prodotti nel 2014).
«Una volta staccata Ferrari - commenta un analista - Fca potrebbe cominciare a soffrire in Borsa. E non mancheranno le vendite allo scoperto. A questo punto i mercati dovranno tornare a scommettere sull'amministratore delegato Sergio Marchionne e sulle sue future mosse. Per Fca si aprirà un nuovo importante capitolo e ci si attende un affondo sul tema del consolidamento. General Motors è sempre l'obiettivo principale». «L'esito del rilancio di Alfa Romeo - aggiunge un altro osservatore - insieme a un'auspicata ripresa di Maserati, che anche a causa dei problemi della Cina sta battendo in testa (-11% nelle prima metà dell'anno, ndr ), saranno altrettanto importanti, in attesa che il Suv Levante rispecchi le aspettative».
Il Cavallino, da parte sua, una volta fuori dal gruppo Fca, dovrà rivedere le sue strategie per far quadrare i conti: per Maranello, infatti, risulterà più costoso raggiungere gli obiettivi in termini di emissioni.
Fca, in una nota, rende noto che la sua controllata, New Business Netherlands, che prenderà il nome di Ferrari N.V. ha pubblicato nel filing regolamentare alla Sec, reso noto venerdì sera, alcune stime sui propri risultati operativi: per il trimestre che si è concluso il 30 settembre, l'attesa è di ricavi consolidati netti compresi in un range di 720-730 milioni. Quindi, un Ebit compreso in un range di 140-145 milioni e l'Adjusted Ebitda in un range di 210-215 milioni. Ferrari ha fatturato 2,76 miliardi nel 2014, in crescita del 18% rispetto al 2013, mentre l'utile netto si è assestato a 265 milioni di euro (+11%). Le consegne della nuova Spider 488, presentata al Salone di Francoforte di settembre, ultima novità della «vecchia» Ferrari, avranno inizio nel corso di questo trimestre.
In una nota, Fca ricorda che collocherà 17.175.000 azioni ordinarie, pari a circa il 9% del capitale ordinario a un prezzo tra 48 e 52 dollari per azione. Darà inoltre l'opportunità alle banche collocatrici dell'opzione per l'acquisto da Fca di 1.717.150 azioni ordinarie pari a circa l'1% del capitale. Le azioni saranno negoziate con il simbolo «RACE».
Sul fronte strettamente Fca, infine, il sindacato americano Uaw ha deciso di concentrare nei giorni 21 e 22
ottobre (gli stessi in cui è prevista la campanella del Nyse per Ferrari) il voto nelle fabbriche Usa del gruppo sul nuovo accordo per il contratto. Interessati al rinnovo sono i 40mila dipendenti che lavorano per Fca Us.