Fca, il mercato cerca lo sposo. Tata e Geely guardano Iveco

Asse Ford-Vw fa ripartire il consolidamento del settore Il riassetto di Cnh e l'ipotesi di uno spin off dei camion

Fca, il mercato cerca lo sposo. Tata e Geely guardano Iveco

Ecotassa a parte, con l'annunciata revisione degli investimenti in Italia, tutto tace in casa Fiat Chrysler Automobiles. Ma è bastato che l'ad Mike Manley, all'Auto Show di Detroit dicesse che il gruppo «resta aperto a partnership, pur avendo la forza di procedere da solo», per dare il via a una nuova girandola di voci.

Rimanendo nella galassia Elkann-Agnelli, anche su Iveco (camion, furgoni, bus, mezzi militari e anti-incendio), oggetto della recente profonda ristrutturazione che interessa tutto il gruppo Cnh Industrial, si fanno ipotesi e circolano indiscrezioni. Iveco, inoltre, ha anche un nuovo capo: Gerrit Marx è stato nominato president commercial e specialty vehicles. L'ex brand president, figura sostituita nel nuovo corso, Pierre Lahutte, ha lasciato l'azienda in disaccordo con un nuovo incarico che gli era stato offerto.

L'Auto Show di Detroit ha compensato la debolezza della rassegna con l'annuncio ufficiale, seguito da alcuni dettagli, dell'asse globale tra Ford e Volkswagen: si parte dai veicoli commerciali, per poi estendere l'alleanza alla guida autonoma e alla mobilità elettrica.

Per far ripartire il possibile nuovo risiko c'è voluto poco. E così Mediobanca ha ripreso in mano il dossier Geely, colosso cinese azionista anche di Daimler e a capo di Volvo, per Fca. In particolare, nel mirino ci sarebbe il solito polo Alfa Romeo-Maserati. Entrambi i marchi, però, sono alle prese con il piano di rilancio e un'offerta di modelli da ampliare al più presto. Mediobanca, da parte sua, vedrebbe bene il passaggio ai cinesi di Alfa Romeo e Maserati in quanto l'operazione ridurrebbe la capacità produttiva che fa capo al Lingotto nell'area Emea.

La stessa Geely, però, stando alle indiscrezioni, guarderebbe anche a Iveco allo scopo di entrare con forza in mercati come Emea e America Latina, e poter disporre di veicoli medi e pesanti. Anche questa ipotesi piace a Mediobanca.

Ma su Iveco ci sarebbe, per qualcuno, anche l'indiana Tata (controlla la britannica Jaguar Land Rover), gruppo che con Torino ha stretto in passato una serie di accordi nell'auto. Iveco, ora affidata a Marx, con trascorsi nei camion di Daimler e Volkswagen, deve dar seguito all'input del nuovo ad di Cnh Ind, Hubertus Mühlhäuser, cioè di puntare su «digitalizzazione, automazione ed elettrificazione». Da qui la necessità di importanti investimenti per seguire le tendenze del mercato. Un'alleanza forte, in proposito, non farebbe che bene anche per rivitalizzare Iveco nei «medi» e nei «pesanti». Il fatto, poi, che Iveco sia ora uno dei segmenti di Cnh Ind e raduni sotto lo stesso marchio gli «specialty vehicles», ha anche spinto qualche analista a rilanciare l'opzione spin-off insieme a quella di una cessione.

Il prossimo 7 febbraio, quando saranno comunicati i dati dell'esecizio 2018, l'ad Mühlhäuser spiegherà meglio il punto di arrivo della ristrutturazione di Cnh Ind, alle cui azioni, comunque, le voci circolate hanno solo giovato: il titolo, nell'ultimo mese, è salito di oltre il 15% (a 9,018 euro, +2,7%, la chiusura di venerdì scorso).

Anche Fca renderà noti i conti dell'esercizio 2018 il prossimo 7 febbraio. E toccherà a Manley, affiancato dal cfo Richard Palmer, affrontare i temi di stretta attualità. Tra questi, l'immancabile domanda sul partner industriale ideale con il quale condividere gli investimenti nella modernizzazione dell'offerta (la pista Geely era molto calda negli anni scorsi dopo il contatto tra i cinesi e il presidente John Elkann). Sullo sfondo, in proposito, rimane anche la coreana Hyundai-Kia, che guarda con sempre maggiore interesse all'Europa. Lo scenario, dunque, sta cambiando velocemente.

E dopo l'accordo Ford-Volkswagen, sono spuntate le ipotesi, come risposta, di un'alleanza tra Daimler e Bmw. Ma anche di un asse tutto tedesco, Bmw-Daimler-Volkswagen, sull'auto a guida autonoma. E Fca, che sullo stesso tema aveva siglato un'intesa con Bmw, Intel e Mobileye?

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