Economia

Fca-Psa, via alla "rivoluzione modelli"

L'integrazione parte dalle piattaforme produttive, ecco che cosa può succedere

Fca-Psa, via alla "rivoluzione  modelli"

Svelato il nome del futuro gruppo (Stellantis) e in attesa che l'Antitrust Ue sciolga il nodo relativo ai veicoli commerciali, Fca e Psa preparano le basi in vista delle sinergie industriali. Si tratta di un capitolo importante del contratto di matrimonio, visto che vale 3,7 miliardi di risparmi l'anno. Ecco allora i due gruppi concentrarsi fin da ora sulle piattaforme, le architetture sempre più modulabili e predisposte per l'elettrificazione, sulle quali vengono realizzati modelli diversi. È una voce che pesa non poco sugli investimenti. Psa, in proposito, vanta basi molto moderne: la Emp2 per i veicoli compatti e medi; la Cmp per i segmenti inferiori. Di questi giorni è l'annuncio di una nuova architettura (eVmp) ad alte prestazioni che dal 2023 servirà come base alle vetture elettrificate medie e medio-alte, dalle berline ai Suv. In pratica, è l'evoluzione della Emp2. Dal 2025, invece, arriverà la e-Cmp per le auto compatte.

È proprio sull'architettura Cmp, che ha dato origine alle nuove Peugeot 208 e Opel Corsa, che prevedono versioni full electric, che Psa e Fca hanno deciso di imbastire le prime sinergie a partire dalle vetture prodotte in Polonia, a Tychy: Fiat 500 e Lancia Ypsilon. La notizia è coincisa con una lettera inviata da Fca ai fornitori dell'impianto polacco, nella quale veniva chiesta l'interruzione delle attività di sviluppo. In pratica, Tychy utilizzerà la piattaforma Cmp e a entrare in gioco sarà anche l'indotto di Psa. Da qui i timori delle aziende italiane di perdere le commesse e le immediate rassicurazioni di Pietro Gorlier, responsabile di Fca per l'Europa, direttamente al presidente dell'Unione Industriale di Torino, Giorgio Marsiaj. Gorlier ha confermato la centralità dell'area torinese per il gruppo, unitamente agli impegni assunti nel piano di investimenti italiano da 5,2 miliardi. «Ho avuto ampie rassicurazioni sulla valorizzazione della filiera nazionale e il coinvolgimento anche nei nuovi progetti delle competenze italiane», le parole di Marsiaj. Il il presidente dell'Unione Industriale, intanto, guarda soprattutto al lato positivo per il terriorio dalla nascita di Stellantis: «Vorremmo - dice - che i fornitori italiani potessero cogliere le nuove opportunità che si apriranno, in particolare quelli associati ai modelli brandizzati Fca». «Inoltre - aggiunge - in linea con lo sviluppo in Italia del segmento C-Uv di Alfa Romeo a Pomigliano d'Arco, di Jeep Compass a Melfi nonché della 500 Elettrica a Mirafiori, auspico l'arrivo in Italia e in particolare a Torino, di nuove produzioni che potrebbero dare nuovo slancio e occasioni alle imprese locali». L'adozione da parte di Fca della piattaforma Cmp di Psa, manda di fatto in pensione la base che ha visto nascere le Fiat 500, Panda e l'ultima Punto, la Lancia Ypsilon e l'Alfa Romeo MiTo. Di queste, 500 e Ypsilon sono prodotte in Polonia, Panda a Pomigliano, MiTo e Punto hanno terminato il ciclo di vita. C'è, poi, il pianale «Small» su cui sono state impostate le Jeep Renegade e Compass, e le Fiat 500X e L. A parte la 500L, prodotta in Serbia, gli altri tre modelli nascono a Melfi. «Giorgio», invece, è la piattaforma più all'avanguardia di Fca (vi originano le Alfa Romeo Giulia e Stelvio made in Cassino), ma anche la più costosa in quanto ricca di tecnologie. È adatta ai modelli dal segmento D in su.

È ancora da capire quale architettura utilizzerà il futuro C-Uv Tonale di Alfa Romeo (Pomigliano d'Arco). Di Fca è la piattaforma Maserati per Levante, Quattroporte e Ghibli, alla quale si aggiunge quella modenese per la supercar MC20 e i modelli sportivi successivi. Due i pianali americani: Cherokee e Grand Cherokee; Wrangler.

Questo lo stato dell'arte, ma tutto è ancora in evoluzione.

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