Pierluigi Bonora Sergio Marchionne «promuove» l'impianto argentino di Cordoba e lo inserisce ufficialmente nel network produttivo di Fca. Anche Cordoba, da ora in poi, adotterà il sistema World class manufacturing, comune a tutti gli impianti del gruppo, grazie al quale è possibile reagire prontamente e con maggiore flessibilità alle oscillazioni della domanda. L'ad ha annunciato il nuovo corso per la fabbrica di Cordoba alla presenza di Mauricio Macri, capo dello Stato argentino, e dello stato maggiore del gruppo automobilistico in America Latina. Il premio che Marchionne ha riservato agli operai e al territorio è lo sviluppo di un nuovo autoveicolo (non si sa ancora a quale categoria apparterrà), che sarà pronto nella seconda metà del 2017 e prodotto in circa 100mila unità. L'investimento complessivo di Fca ammonta a 500 milioni di dollari e segue quello recente, che riguarda però lo stabilimento brasiliano di Betim, per la realizzazione di Mobi, un piccolo Suv (è lungo 3,65 metri e sarà lanciato a metà mese) erede della Fiat Mille che dal 1984 a oggi è stata prodotta in oltre 3 milioni di esemplari. Il progetto che porterà allo sviluppo di un nuovo modello a Cordoba prevede un livello di parti prodotte nel territorio superiore al 50%.
Due i benefici: l'incremento dei volumi di acquisti locali e l'aumento dell'occupazione tra le aziende fornitrici, oltre a garantire un futuro ai circa 20mila lavoratori diretti e indiretti che gravitano su Cordoba. «Più dell'80% dei volumi del nuovo veicolo - ha spiegato Marchionne - sarà destinato all'esportazione verso mercati terzi, in particolare nel resto del Sud America».Fca rilancia lo stabilimento argentino con 500 milioni
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