Fed, economisti divisi sulle mosse di Bernanke

Meno quattro. Il conto alla rovescia è cominciato: mercoledì prossimo, la Federal Reserve dovrà decidere se, come ormai i mercati danno per scontato, è arrivato il momento di aprire le danze con il tapering. Le possibilità di una riduzione del piano di stimoli economici da 85 miliardi di dollari al mese sono aumentate nelle ultime settimane, grazie al miglioramento dell'economia e del mercato del lavoro, all'accordo sul budget federale (anche se di portata limitata) e al calo dei rischi sull'economia negli Usa e all'estero.
Se nessuno sembra aver più dubbi sul fatto che questa volta Ben Bernanke non sarà vittima del «braccino» di quella prudenza che per mesi è stata uno dei capisaldi dell'azione della Fed, gli economisti continuano a essere divisi sulla tempistica dell'exit strategy. Poco più della metà dei 46 interpellati dal Wall Street Journal ritiene che una stretta arriverà in gennaio, a fronte di un quarto che prevede un calo degli acquisti a dicembre e un quarto che lo stima per marzo.
Una riduzione degli acquisti nel primo trimestre è giustificata, secondo alcuni osservatori, dall'arrivo di Janet Yellen alla guida della Fed il 1 febbraio. L'andamento dell'economia, però, non sembrerebbe supportare l'ipotesi di una attesa così lunga: il mercato per gli economisti è pronto e sembra aver fiducia nel buono stato dell'economia Usa, che sembra in grado di digerire un primo lieve calo degli acquisti. «L'impatto di un freno è già stato metabolizzato dal mercato» affermano alcuni analisti, sottolineando che al «momento non ci sono timori su una prima stretta» della Fed. Il 60% degli economisti ritiene che un eventuale annuncio da parte della Fed causerebbe una breve vendita di titoli seguita da una stabilizzazione. Il 28% non prevede un impatto significativo e solo il 5% si attende vendite forti.
L'ultimo tassello che mancava alla Fed per aver un quadro completo, ovvero una maggiore certezza dal punto di vista fiscale, è arrivato con l'accordo sul budget.

«Da un punto di vista strettamente economico, la Fed può giustificare una riduzione degli acquisti a partire dalla prossima settimana» mettono in evidenza alcuni economisti. Il 39% degli economisti prevede che la Fed chiuderà il programma di acquisto titoli nel terzo trimestre 2014, un terzo nel quarto trimestre e un 19% all'inizio del 2015.

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