Economia

Ferrari, pronto il nuovo team. Focus sul business della moda

Vigna porta a Maranello anche due manager di StM. Binotto resta capo della F1. Spazio ai talenti interni

Ferrari, pronto il nuovo team. Focus sul business della moda

Il nuovo corso operativo di Ferrari, con al volante l'ad Benedetto Vigna, in carica dal primo settembre scorso, ha preso ufficialmente il via. Il primo «effetto Vigna» riguarda la struttura organizzativa e manageriale. Il secondo «effetto Vigna» si toccherà invece con mano il prossimo 16 giugno, a Maranello, in occasione del «Capital market day», quando l'ad illustrerà i piani di ulteriore sviluppo del Cavallino tra nuovi modelli, green, digital e diversificazione con tutti gli investimenti relativi. E proprio per quella data potrebbe anche essere mostrato in anteprima Purosangue, il primo Suv di Ferrari.

La nuova struttura organizzativa del Cavallino rampante non prevede più livelli gerarchici, ma è stata delineata all'insegna della massima agilità e snellezza. Lo stesso Vigna ha voluto tenere per sé, al momento, le funzioni relative all'«extra» auto: moda (attività in start up, ma considerata strategica: nei mesi scorsi è stata presentata la prima collezione lusso con un esclusivo fashion show), merchandising, parchi tematici, licenze e Ristorante Cavallino.

Inoltre, l'ad ha chiamato in squadra due ex manager di StM, gruppo dal quale proviene: Ernesto Lasandra, specializzato in hi-tech e ora Chief research & development Officer, e Angelo Pesci, nel ruolo di Chief Purchasing & Quality Officer. Vigna ha inoltre rinnovato la fiducia a Mattia Binotto, confermandolo a capo della Gestione sportiva, posizione che occupa dal 2019, con l'auspicio di una rapida inversione di tendenza dei risultati in F1. Conferme anche per Flavio Manzoni (Centro stile), Enrico Galliera (Marketing & Commercial) e Antonio Picca Piccon (Finance & Financial Services).

Con le varie funzioni operative, oltre a «stimolare ulteriormente l'innovazione, ottimizzare i procesi e accrescere la collaborazione, in Ferrari si vuole ora ampliare il leadership team attraverso la promozione dei talenti interni e l'inserimento strategico di alcune competenze».

«Vogliamo spingere più avanti i confini in tutte le aree, utilizzando la tecnologia in una modalità unica e propria di Ferrari - così Vigna spiega l'inizio del nuovo corso -. La nuova organizzazione migliorerà la nostra agilità, essenziale per cogliere le opportunità di fronte a noi in questo scenario in rapida evoluzione».

Punti fermi: valorizzare l'esclusività del marchio, arricchire l'eccellenza del prodotto, restare fedeli al Dna del Cavallino.

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