Fiat assorbe Pomigliano Al via la cig a rotazione Vendite: a gennaio -15% IN CINADaimler prende il 12% di Baic ed entra nel cda

Fiat assorbe Pomigliano Al via la cig a rotazione Vendite: a gennaio -15% IN CINADaimler prende il 12% di Baic ed entra nel cda

Addio alla Newco di Pomigliano. Come documentato ieri dal Giornale, il personale e le attività di Fabbrica Italia Pomigliano verranno trasferiti alla casa madre, la holding Fiat Group Automobiles. In questo modo, si trova una soluzione per i 19 operai iscritti alla Fiom per i quali la Corte d'Appello aveva disposto il reintegro obbligatorio.
L'annuncio della ristrutturazione è stato dato ieri con una lettera inviata alle rappresentanze sindacali dello stabilimento campano. Il conferimento del ramo d'azienda è previsto dal prossimo primo marzo, ma in realtà per la Fiom si tratta di una «vittoria di Pirro». Pomigliano infatti sarà interessata dalla Cig a rotazione fino al 31 marzo del 2014, quindi la certezza del pieno impiego (e di conseguenza del pieno salario) purtroppo non c'è per tutti. I dipendenti di Fabbrica Italia Pomigliano sono attualmente 47 quadri, 150 impiegati e 1.964 operai.
Ma quali sono le dirette conseguenze della scelta di Marchionne? In primo luogo, come già accennato, non c'è il rischio del licenziamento al termine della mobilità per i 19 iscritti ai sindacati che avevano firmato l'accordo «Fabbrica Italia». Dunque, l'impatto sociale per 19 famiglie è stato in qualche modo attutito e per le 1.400 con la cigs in scadenza a luglio. La seconda conseguenza è quella contrattuale. In realtà il contratto del gruppo Fiat recepisce il modello Pomigliano che è stato successivamente esteso a tutte le fabbriche italiane del gruppo. Si perde, tuttavia, la specificità «territoriale» dell'intesa, ma dinanzi alla salavaguardia dei posti di lavoro con la speranza di poter riuscire a impiegarli nuovamente per intero, si tratta di inezie.
In ogni caso, venerdì 7 febbraio è previsto un incontro tra i vertci di Fiat e i segretari nazionali e locali dei sindacati che hanno sottoscritto il contratto aziendale (Fismic, Fim-Cisl, Uilm e Ugl) per fare il punto della situazione. E se per la Fim ha «prevalso il buon senso», la Fiom continua a contestare denunciando la disdetta del contratto nazionale e l'uscita da Confindustria come uno stratagemma per inasprire le relazioni sindacali.
Intanto, a gennaio 2013 Fiat Group Automobiles ha immatricolato in Italia 34.123 nuove autovetture, in flessione del 15,76% rispetto alle 40.508 di un anno fa. A dicembre 2012 le vendite del gruppo torinese erano scese del 20,2% a 25.384 unità. La quota di mercato è salita al 30,06% (29,41% a gennaio 2012, 29,27% a dicembre). In particolare, il brand Fiat ha una quota del 22,7% (25.800 immatricolazioni), in progresso di 2,1 punti percentuali rispetto a gennaio 2012. Inoltre, Panda, Punto e Ypsilon sono al vertice della «top ten» di vendita e la 500L, con 34 mila ordini già raccolti in Europa, è la «media» più venduta. La Panda è stata l'auto più venduta del mese con quasi 10mila immatricolazioni. Dato che per Pomigliano lascia ben sperare.

Importante passo avanti di Daimler in Cina: la casa tedesca acquisterà il 12% di Baic Motor, la divisione auto di Beijing Automotive Group, tramite la sottoscrizione di nuove azioni per un valore non precisato. Daimler avrà inoltre due consiglieri nel cda di Baic motor. Obiettivo di Daimler è rafforzarsi sul mercato cinese: è anche la prima volta che una società estera entra nel capitale di una casa automobilistica del Paese asiatico.


In parallelo, Baic Motor salirà dal 50% al 51% nella joint venture già esistene con Daimler e denominata Bbac (Beijing Benz Automotive Company), mentre Daimler passerà dal 50% al 51% nella joint venture commerciale, Beijing Mercedes-Benz sales service.

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