Economia

Il movimento sul conto corrente che scatena il Fisco

L'Agenzia delle Entrate si avvale della Superanagrafe e monitoraggio fiscale per scovare evasioni fiscali anche sulle attività detenute all'estero: ecco come funziona

I movimenti sul conto corrente che scatenano il Fisco

Il Fisco vuole "vederci" chiaro sul movimento che riguarda i conti correnti: ecco perché c'è un'attività di intelligence contro l'evasione, anche quella legata al trasferimento o la movimentazione illegale di capitali oltreconfine.

Il meccanismo della Superanagrafe

Come abbiamo visto recentemente, la Superanagrafe è un database in cui sono contenuti sia i dati dell’Agenzia delle Entrate che quelli della Guardia di Finanza. Ciò significa che a disposizione del Fisco ci sarà una enorme mole di dati che riguardano i saldi dei conti correnti, tutti i movimenti di entrata e uscita e la giacenza media. Grazie a tutte queste dettagliate informazioni, la Superanagrafe si rivela essere uno strumento decisamente più preciso nello scovare eventuali discrepanze tra i soldi che si possiedono e quanto viene dichiarato. In questo senso, l'attività congiunta di Agenzia delle Entrate e Fiamme gialle si è mossa lungo il perimetro tracciato dal Garante della privacy considerando la delicatezza delle informazioni in questione. Il meccanismo si basa su un incrocio tra dati finanziari e quelli dichiarati in modo da far emergere tutte le anomalie e far scattare i controlli.

Quando scatta l'alert

Sotto il mirino della GdF e dell'Agenzia Guardia figurano società di persone e di capitali che hanno omesso di presentare la dichiarazione nonostante abbiano movimenti superiori a 100mila euro annui o che presentano incoerenze superiori a 500mila euro tra le disponibilità finanziarie comunicate alla Superanagrafe e i ricavi/volume d'affari dichiarati. Ma non c'è solo questo: sotto la lente d'ingrandimento figura anche il monitoraggio fiscale, cioè la dichiarazione al Fisco delle attività detenute all'estero: l'analisi di rischi ha riguardato sia gli intermediari che dovevano trasmettere le comunicazioni previste sia i contribuenti obbligati alle dichiarazioni. L'indice è stato puntato per tutti quelli che hanno omesso parzialmente o totalmente gli adempimenti dichiarativi in merito alle attività estere di natura finanziaria. Inoltre, è stata anche approfondita l'origine delle somme oggetto di trasferimento o detenzione all'estero per far emergere sia le situazioni di illecita provenienza che l'occultamento per evitare la tassazione in Italia.

Sono anche aumentati gli strumenti a livello internazionale per fronteggiare gli schemi di pianificazione fiscale aggressiva attraverso cui si punta a spostare l'imponibile nei Paesi con prelievo ridotto. Un versante su cui saranno approfondite le possibili situazioni di fittizia interposizione nella titolarità di beni e redditi, rintracciando l'identità dei titolari effettivi con attività indirizzate agli intermediari finanziari e agli altri soggetti obbligati al rispetto delle normative antiriciclaggio.

Insomma, l'attività del Fisco è a tutto campo e non intende lasciare campo libero ad evasioni ed illeciti fiscali.

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