Economia

"Incrociamo tutto". Il Fisco entra nelle case (e nelle tasche)

Il nuovo sistema di controllo anti-evasione è già in cantiere. Al centro di tutto le banche dati: l'arma più potente contro i "furbetti"

"Incrociamo tutto". Il Fisco entra nelle case (e nelle tasche)

Il nuovo Fisco stanerà molti più evasori. La riforma del sistema di accertamento che verrà probabilmente varata nei prossimi mesi fornirà nuovi strumenti per stanare chi non paga le tasse. I controlli si inaspriranno e sarà dichiarata guerra ai "furbetti" evasori. A sostenere questa teoria arrivano le parole, piuttosto chiare, di Mario Nava, ex presidente della Consob e attuale direttore generale della Dg Reform, la struttura che affianca i Paesi per portare in porto le riforme strutturali. Nava in un'intervista a Milano Finanza svela, senza usare giri di parole, il nuovo Fisco che verrà: "Il sistema anti-evasione fiscale in fase di realizzazione in Italia con il supporto della Dg Reform "è partito a giugno e si concluderà entro novembre del 2022. È uno di quelli a cui teniamo molto, non posso entrare nei dettagli ma posso dire che è sicuramente un progetto all’avanguardia".


Incrocio con le banche dati

Poi entra nel dettaglio e spiega quali saranno gli strumenti con cui verrà data la caccia agli evasori: "Il nuovo sistema è basato - illustra - su un approccio data-driven, che utilizza una moltitudine di informazioni che incrociate possono permettere di individuare dell’evasione fiscale o delle dichiarazioni fiscali non veritiere. Stiamo collaborando fattivamente con l’Agenzia delle Entrate e l’aspetto innovativo è proprio l’utilizzo di un nuovo approccio, con nuovi strumenti, nuovi meccanismi di analisi". Insomma il Fisco si prepara ad affilare le armi per stanare i furbi delle tasse. L'orientamento verso una stretta con controlli approfonditi grazie alle banche dati emerege anche dall'Atto di indirizzo di politica fiscale 2021-2023 del Mef. Di fatto dal dossier emerge una indicazione chiara per l'Agenzia delle Entrate: gli uffici baseranno gli accertamenti sui risultati forniti dai software che analizzano e incrociano i dati dei contribuenti. Particolare attenzione ad esempio verrà data alla fatturazione elettronica.


Alert in aumento

Con questi strumenti il Fisco italiano potrebbe arrivare a circa un milione di alert all'anno con uan crescita delle entrate del 20 per cento. Una sfida enorme che mira a recuperare parte di quei 200 miliardi di euro che ogni anno mancano all'appello sul fronte delle tasse. Un passaggio fondamentale in questa road map verso il nuvo Fisco sarà l'invio delle lettere di compliance dopo un massiccio incrocio di banche date. Le lettere saranno inviate ai presunti evasori per avviare poi il vero e proprio accertamento. Stiamo parlando di un 30 per cento di comunicazioni in più con l'invito chiaro rivolto al contribuente di saldare quanto dovuto alle casse dell'Erario.


I nuovi strumenti

Anche sul fronte catasto le banche dati avranno un ruolo centrale. Dopo l'entrata dell'Agenzia del Territorio nell'Agenzia delle Entrate, spetterà proprio all'organo principe dedicato alle verifiche incrociare i dati in possesso con quelli forniti dalle amministrazioni comunali. L'obiettivo, in caso di riforma, è quello di andare a rideterminare il valore degli immobili. Una mossa questa che trova la ferma opposizione del centrodestra e che potrebbe essere motivo di tensione all'interno della maggioranza. In ogni caso il Fisco che ci aspetta sarà sempre più preciso ed efficace. Per le Entrate, grazie alla mole di dati in arrivo, non ci saranno più segreti..

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