«Sembrava che la crisi di Alitalia avesse imboccato un binario complesso, ma tuttavia percorribile. Purtroppo le notizie che emergono tornano a destare grande preoccupazione». Lo dichiara il sindaco di Fiumicino Esterino Montino, secondo cui «la crisi di governo in atto non può bloccare la risoluzione delle crisi aziendali, perchè le aziende operano anche in tempo di instabilità politica. Tra queste, anche Alitalia». Montino fa notare che «sarebbe insopportabile un'ulteriore crisi che coinvolgerebbe 12 mila persone di cui circa la metà, tra diretto e indotto, gravitano sul territorio di Fiumicino». La richiesta è che «il governo faccia i passi necessari per procedere velocemente alla risoluzione».
Secondo indiscrezioni, la trattativa su Alitalia è in pieno stallo. Entro fine mese i rappresentanti della cordata formata per il salvataggio e il rilancio della compagnia (tra cui i vertici delle Fs e gli uomini del Mef) dovrebbero incontrasi entro fine agosto, Quindi entro la fine della settimana che inizia oggi. Ma al momento non si sa ancora nulla della data della trasferta. Al punto che qualcuno sospetta che l'incontro, per la crisi di governo, sia saltato.
«Il dato più eclatante - sottolinea ancora Montino - è che Alitalia è uscita dall'alleanza con Delta sulle rotte intercontinentali, soprattutto sul Nord America, e questo dà un duro colpo sulle prospettive future dell'azienda - prosegue il sindaco -. Teniamo conto che Alitalia ha in cassa, in questo momento, circa 100 milioni ed è sopravvissuta grazie alla campagna di prevendita dei biglietti per la stagione estiva. Ma il momento di picco degli incassi, che è la primavera, ha subito lasciato il posto al momento di picco di spesa, che è appunto l'estate in cui si incrementano i voli». Inoltre, per Montino, i liquidatori non hanno lavorato in alcun modo per incidere sulle spese strutturali.
Il leasing continua a costare circa il 40-45% in più dei prezzi di mercato, il carburante viene pagato di più rispetto alle altre compagnie, la manutenzione è del tutto esternalizzata con costi elevatissimi, i servizi non sono razionalizzati. In sostanza, le grandi voci di spesa sono rimaste inalterate. Alitalia, oggi, è un'azienda che vivacchia e non ce lo possiamo permettere».
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