E sei. Con giugno sono infatti sei i mesi consecutivi di raccolta netta positiva per l'industria italiana del risparmio gestito. Nonostante la pronunciata correzione dei mercati finanziari, il settore è riuscito a incamerare più di 2,5 miliardi di euro, un controvalore che porta a 38,3 miliardi i flussi registrati dall'inizio dell'anno.
A giugno, le Gestioni Collettive, nelle quali rientrano fondi comuni aperti e chiusi, hanno accumulato un risultato positivo per 2,7 miliardi che porta il totale da inizio anno a quasi 31 miliardi. Il patrimonio vale più di 559 miliardi, il 45% delle masse complessivamente gestite.
Al contrario, le Gestioni di portafoglio, che comprendono le gestioni del pubblico retail e quelle per gli investitori istituzionali, segnano un rosso mensile di 222 milioni, per colpa però di quelle istituzionali (-278 milioni). La raccolta netta semestrale si attesta così a 7,4 miliardi mentre il patrimonio a fine giugno ammonta a 588,9 miliardi (il 55% del totale).
La correzione dei mercati finanziari registrata nel corso del mese condiziona l'andamento delle masse che, nonostante gli afflussi, flettono fino a quota 1.242 miliardi, rispetto ai 1.264 di fine maggio. Osservando le cinque macro categorie di fondi, si scopre che nel mese di giugno i risparmiatori hanno scelto i fondi flessibili (+2,2 miliardi), quelli monetari (+1,9 miliardi) e quelli bilanciati (1 miliardo).
A giugno i fondi di diritto italiano hanno messo a bilancio una raccolta di 300 milioni (6,7 miliardi dall'inizio dell'anno).