Il Tar del Lazio ha respinto il ricorso presentato da Sator e Palladio contro l'autorizzazione concessa dall'Isvap a Unipol nell'ambito dell'integrazione con Premafin, Fonsai e Milano.
Secondo quanto stabilito dalla magistratura amministrativa, l'istituto di vigilanza sulle assicurazioni «ha condotto le valutazioni di propria competenza, in particolare circa la capacità patrimoniale delle società coinvolte nel progetto di aggregazione». Questa tesi confuta, di fatto, le argomentazioni dell'esposto di Sator e Palladio. Sempre sul fronte legale, si registra che la Consob ha inviato alla Procura di Milano i chiarimenti relativi alla due diligence condotta da Ernst&Young per conto di Fonsai sulla compagnia che fa capo alle Coop della quale avrebbe messo in dubbio la solidità patrimoniale (valutazioni per altro opposte a quelle dell'advisor di Unipol, Lazard).
Oggi, tuttavia, è atteso il verdetto della Commissione guidata da Giuseppe Vegas sui prospetti informativi degli aumenti di Fonsai e Unipol da rispettivi 1,1 miliardi. Se, come si spera a Milano e a Bologna, tutto dovesse andare per il meglio, lunedì partirebbero gli aumenti di capitale. Il cda della compagnia guidata dall'ad Emanuele Erbetta e dal dg Piergiorgio Peluso ieri si è brevemente riunito per una veloce informativa sulla situazione. In caso di ok, sarebbero confermati i prezzi unitari di emissione di 1 euro per le ordinarie e di 0,565 euro per le risparmio. Il consiglio di Unipol, invece, dovrebbe riunirsi domani ed effettuare analoghe valutazioni confermando i 2 euro per le ordinarie e i 0,75 euro per le privilegio.
Intanto, da Premafin si apprende che la richiesta di proroga dell'accordo con Unipol in scadenza il 20 luglio sarebbe limitata ai tempi tecnici dell'aumento, che si concluderebbe il 3 agosto. Segnale positivo per il consorzio guidato da Mediobanca e Unicredit che si sta chiudendo in questi giorni.
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