Fonsai, torna in gioco Arpe Presto una nuova offerta

Fonsai, torna in gioco Arpe Presto una nuova offerta

Sator e Palladio tornano al centro della battaglia-scaricabarile per il controllo di «casa Ligresti». Dopo lo stop alla fusione di Fonsai in Unipo, dettato dal custode giudiziale dei trust caraibici di Premafin, i due fondi di private equity guidati da Matteo Arpe e dal tandem Giorgio Drago-Roberto Meneguzzo presenteranno «a giorni» una nuova proposta d’acquisto. Con ogni probabilità l’offerta tornerà a essere, come quella iniziale, puntata direttamente su Premafin così da infilarsi nella breccia aperta da Alessandro Della Chà con l’ordine di riconvocare i soci della cassaforte per valutare l’opportunità di consegnarla a Sator-Palladio, cui guardano anche Paolo, Jonella e Giulia Ligresti (30% del capitale). Arpe vuole comunque anche ricorrere al Tar contro l’ok Isvap a Unipol e minaccia azioni di responsabilità contro i vertici di Fonsai.
Il giorno dei Giudizio è domani, quando il cda di Premafin si riunirà per deliberare, con sul tavolo le motivazioni nel frattempo stilate dal custode giudiziale. I legali sono ancora al lavoro e si registra uno scollamento tra il cda della holding e i Ligresti, ma sembra difficile che il board possa evitare un nuovo passaggio davanti ai soci. Se il custode chiederà al tribunale di procedere d’ufficio, Premafin potrà comunque fare ricorso.
Alle mosse della casaforte guarda anche la Consob: in attesa di una schiarita l’Authority ha rinviato il responso sull’esenzione di Unipol dall’Opa a cascata su Milano Assicurazioni. Se sarà convocata l’assemblea Premafin dovrebbe tenersi ai primi di agosto. Con la conseguenza di fare slittare a dopo l’estate sia piano di integrazione con Unipol sia i relativi aumenti di capitale.
Il ritardo non sarebbe certo gradito all’Isvap, che spinge da mesi per riportare i margini di Fonsai sopra la soglia di sicurezza e ha minacciato il commissariamento se la compagnia non farà chiarezza sulle operazioni con le parti correlate con un’azione di responsabilità. Ieri l’impasse Unipol è stata al centro dei lavori anche in Mediobanca, dove l’ad Alberto Nagel ha ricevuto il numero uno di Banca Leonardo, Gerardo Braggiotti, advisor di Premafin. Tra le ipotesi c’è quella di procedere a ricapitalizzare la sola Fonsai, abbandonando Premafin al proprio destino mentre le banche creditrici procedono a escutere il pegno sul pacchetto di controllo della compagnia. In questo caso Unipol dovrà però ripetere l’iter autorizzativo.
«La cosa vitale per Fonsai è la ricapitalizzazione» da realizzare entro luglio, ha ribadito il capo azienda Emanuele Erbetta all’assemblea dei soci che ha riapprovato l’aumento di capitale legato all’integrazione con Unipol per evitare il rischio che Sator impugni la prima delibera per un vizio di forma.

Fonsai sta preparando anche un cambio di governance: l’arrivo alla presidente di Fabio Cerchiai al posto di Cosimo Rucellai è atteso la prossima settimana.
Resta, però, da capire quale saranno le prossime mosse della Procura, che ha già messo al tappeto i Ligresti decretando il fallimento delle casseforti Imco e Sinergia.

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