Si chiudono con successo gli aumenti di capitale di Popolare di Sondrio, Carige e Monte Paschi. L'operazione valtellinese - finalizzata a rafforzare i coefficienti patrimoniali del gruppo, così da consentire il pieno rispetto dei limiti prudenziali previsti da Basilea 3 - ha visto le sottoscrizioni raggiungere il 99,76% per 342 milioni di euro. I diritti di opzione non esercitati, pari allo 0,24% dell'operazione, saranno offerti in Borsa tra l'8 e il 14 luglio.
«I diritti - ricorda la banca guidata da Mario Pedranzini - potranno essere utilizzati per sottoscrivere nuove azioni, al prezzo di 3 euro ciascuna, sulla base di un rapporto di 3 nuove azioni ogni 8 diritti». L'offerta ha riguardato 114,42 milioni di azioni ordinarie di nuova emissione. E durante il periodo d'offerta, iniziato il 9 giugno, sono stati esercitati 304.393.816 di diritti di opzione per la sottoscrizione di 114.147.681 nuove azioni.
Nel prospetto, la Popolare di Sondrio ha segnalato che i proventi «saranno utilizzati per alimentare il sostegno finanziario a famiglie e imprese, oltre che per supportare la crescita strutturale tramite una decina di nuove filiali l'anno».
Fa (quasi) il tutto esaurito anche l'aumento di capitale da 800 milioni di Banca Carige. Al termine del periodo di offerta in opzione ai soci, l'operazione risulta sottoscritta al 99,9%, per 798,1 milioni. Bene, infine, Mps che vede sottoscritto anche l'intero inoptato.
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