Coronavirus

Forza Italia punta sul dialogo: ora rinviamo tutte le scadenze

Azzurri soddisfatti dalle aperture di Gualtieri. Giacomoni: per 4 mesi niente pagamenti al fisco

Forza Italia punta sul dialogo: ora rinviamo tutte le scadenze

C'è un'emergenza economica accanto a quella sanitaria, di particolare gravità non solo per gli impatti immediati dell'emergenza coronavirus sulla vita delle imprese, in particolare sulle piccole e medie imprese, le piccolissime e le partite Iva, ma anche perché nel medio e lungo termine l'impoverimento del ceto medio può far peggiorare le condizioni di salute dei cittadini, creando l'esigenza di un ulteriore potenziamento del Sistema sanitario nazionale in un momento di grave crisi. Insomma, emergenza economica e sanitaria sono più collegate di quanto sembri a prima vista.
Sembra che su questo ci sia un qualche avvicinamento tra il ministro dell'Economia, Roberto Gualtieri, e le posizioni di Forza Italia, almeno in base alla dichiarazione d'intenti di Gualtieri al Tg1, nelle quali ha annunciato per aprile nuovi decreti per un «ristoro delle tasse» e una serie di provvedimenti per il sostegno all'economia e l'immissione di liquidità.
L'apertura da parte del Mef «segnala come Fi abbia visto giusto sia sul tema europeo che sul fronte interno» dichiara Giorgio Mulè, deputato di Fi e portavoce dei gruppi di Camera e Senato. Un passo avanti anche se non è ancora abbastanza, come spiega Sestino Giacomoni, vicepresidente della commissione Finanze della Camera, che si appella al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e insiste per la riapertura del Parlamento per modificare il decreto in commissione Finanze e Bilancio. «Se vogliono unità di intenti, come chiesto dal Quirinale, ci aspettiamo che accolgano almeno una parte delle nostre proposte, che partono da una visione liberale dell'economia».
I contenuti, esposti in un'intervista di Silvio Berlusconi al Qn, sono un netto taglio delle tasse, a partire dall'immediata abrogazione dell'Irap, l'introduzione di una flat tax al 15% e una revisione dell'una tantum di 600 euro per il lavoro autonomo, ritenuta insufficiente.
Giacomoni chiede che non ci si limiti ai 600 euro ma di rifondere i contribuenti in base alle perdite che hanno avuto. «Stiamo suggerendo che tutte le scadenze fiscali contributive e tributarie vengano rinviate per tutti almeno per quattro mesi». Allo scadere dei quattro mesi, dovrebbe poi partire una rateizzazione in 18 mesi. C'è poi il desiderio della flat tax: «Serve uno choc fiscale e poiché è stato sospeso il patto di stabilità adesso è un obiettivo possibile. Bisogna dare agli imprenditori e ai commercianti l'ossigeno necessario per ricominciare a correre». Una sua personale proposta è più quella di prevedere nel decreto fiscale «una norma in base alla quale se violi le norme di tutela per limitare i contatti sul coronavirus, perdi i contributi fiscali o il sostegno al reddito».
Dario Damiani, esponente di Forza Italia della commissione Bilancio, parla di «nuovi sistemi fiscali» perché «ci sarà da ricostruire come dopo una guerra».


Insomma, le trattative sono aperte.

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