Nel 2012 le Ferrovie hanno proseguito «nel percorso di allineamento con gli obiettivi strategici e gestionali definiti nel piano di impresa, con una performance positiva, per il quinto anno consecutivo, che conferma il passo di crescita costante del gruppo». Lo afferma la Corte dei conti aggiungendo che, per quanto riguarda Trenitalia, è necessario individuare «strumenti idonei a fronteggiare la strutturale debolezza patrimoniale, caratterizzata da un indebitamento complessivo che continua ad attestarsi a oltre 6 miliardi». I magistrati contabili, nella relazione inviata al Parlamento sulla gestione delle Fs, promuovono quindi il bilancio dell'azienda pubblica, sottolineando che il risultato netto di 381 milioni di euro del 2012, in aumento rispetto all'esercizio precedente di 96 milioni, «è dovuto alla tenuta dei ricavi operativi del gruppo nonché alla riduzione dei costi, in particolare del costo del lavoro per effetto della riduzione dell'organico, derivante dal continuo e graduale processo di miglioramento dell'efficienza dei vari processi di business».
Su Trenitalia, la relazione indica la necessità di individuare «strumenti idonei» a fronteggiare la propria strutturale debolezza patrimoniale, «caratterizzata da un indebitamento che continua ad attestarsi a oltre 6mila milioni di euro».
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