Boom del gas, in Germania n Verdi scaricano i rincari sui cittadini

Il governo Scholz ha approvato una tassa che aiuta le compagnie a svantaggio dei cittadini, che dovranno farsi carico delle perdite

Boom del gas, in Germania n Verdi scaricano i rincari sui cittadini

Si chiama Gasumlage, si tratta di una norma che autorizza le compagnie tedesche a scaricare sulle spalle dei consumatori le perdite accumulate. Non è una cosa nata tra l’oggi e il domani, è frutto di un dibattito che ha visto fronti avversi. Il gruppo parlamentare Bündnis 90/Die Grünen, frazione dei Verdi, ha da tempo lanciato una campagna in favore della Gasumlage, sostenendo che le insolvenze rappresentano un danno per tutta la fornitura del gas in Germania.

La tassa e Uniper

Si tratta di un balzello di circa 2,4 centesimi di euro per chilowattora. Soltanto Uniper, gruppo leader dell’importazione di gas in Germania, ha dichiarato perdite per 12,2 miliardi di euro nei primi sei mesi dell’anno. Un rosso in parte da addebitare alle interruzioni a singhiozzo del Nordstream 1, gasdotto che attraversa il Baltico e porta il gas russo nell’Ovest Europa, passando per la Germania. A questa perdita si deve aggiungere una svalutazione pari a 2,7 miliardi annunciata da Uniper e, il risultato di questa equazione, si traduce in bollette più care in ragione di 500-600 euro l’anno per i consumatori.

Uniper è un’azienda pubblica quotata in borsa sia a Francoforte sia a Milano, è il più importante importatore tedesco di gas e, durante il mese di luglio, il governo tedesco ha rilevato il 30% del pacchetto azionario dalla società energetica finalndese Fortum (che deteneva il 75% delle azioni) per cercare di risollevarne le sorti, prevedendo anche un prestito fino a 9 miliardi di euro erogato tramite obbligazioni e interventi della banca pubblica KfW.

La battaglia politica

Il partito Die Linke, movimento che unisce la sinistra, ha annunciato battaglia ma è poco probabile che il governo ritorni sui propri passi. La Gasumlage diventerà effettiva in autunno, proprio quando le temperature esigeranno un maggiore impiego di gas ma anche di energia, in uno scenario in cui si annunciano aumenti fino al 60% del costo del gas, impiegato anche per produrre energia elettrica.

Le associazioni per la difesa dei consumatori ritengono che si tratti di una tassa capace di indebolire ulteriormente la popolazione tedesca e che finirà per rendere insolventi i ceti meno abbienti.

Argomento valido ma che non contempla due cose importanti: la prima è l’assenza di garanzie che il balzello possa essere ritoccato verso l’alto qualora non fosse sufficiente a coprire le perdite dei giganti dell’energia e, non da ultimo, non tiene conto delle eventuali politiche di restituzione dei soldi ai cittadini considerando che Uniper, si dice certa di ritornare a chiudere bilanci positivi durante il 2024. Intanto Gazprom, il monopolio russo del gas, annuncia aumenti dei prezzi a doppia cifra e questo non riguarda soltanto la Germania ma estende il proprio raggio d’azione a tutta l’Europa, Italia inclusa.

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