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Generali pronta a cedere Pensionskasse

Contatti con Fosun per la controllata tedesca. Bond green da 500 milioni

Generali pronta a cedere Pensionskasse

Giornata movimentata in casa Generali tra rumor sulla cessione di attività tedesche, riscatto di bond perpetui e collocamento di bond green. La società guidata dal ceo Philippe Donnet, secondo Bloomberg, è vicina alla cessione della controllata Deutschland Pensionskasse a una società tedesca controllata dal conglomerato cinese Fosun International, nell'ottica di rivedere le attività nel settore Vita con l'obiettivo di migliorarne la redditività. Trieste si starebbe quindi liberando di circa 2,5 miliardi di dollari di asset in gestione, che potrebbero essere rilevati da Frankfurter Leben-Gruppe per un prezzo simbolico. L'operazione, infatti, andrebbe a liberare capitale e a migliorare il suo coefficiente di solvibilità. Generali non commenta ufficialmente la notizia, però il tutto si collocherebbe bene all'interno della strategia del gruppo che prevede una riorganizzazione del portafoglio Vita. Già da qualche mese si parlava dell'obiettivo del Leone di cedere circa 20 miliardi di asset Vita. Il contesto di tassi d'interesse al rialzo, però, fa sì che non ci sia tutta questa fretta nella road map delle dismissioni. Secondo fonti finanziarie, il gruppo preferirebbe proseguire il cammino con altre operazioni di piccolo taglio sullo stile Deutschland Pensionskasse.

Intanto, sempre ieri è stata una giornata molto attiva sul fronte del debito. Generali, infatti, ha annunciato il riacquisto di obbligazioni perpetue e l'emissione di nuove obbligazioni subordinate denominate in euro in formato «green». In particolare, il gruppo ha annunciato un'offerta di riacquisto per cassa di un bond perpetuo di 1,5 miliardi di euro complessivi, per un massimo di 500 milioni. I bond perpetui sono finiti al centro delle cronache finanziarie dopo la vicenda Credit Suisse, quando nell'ambito del salvataggio di Ubs furono azzerati prima degli azionisti per assorbire le perdite. Come si legge in una nota, «l'operazione di riacquisto è in linea con la gestione proattiva dell'indebitamento di Generali e mira a ottimizzare la propria struttura di capitale regolamentare».

Generali ha lanciato un nuovo green bond, il quarto: l'emissione non supererà i 500 milioni e sarà legata a progetti di sostenibilità. Secondo quanto si apprende, per le nuove emissioni il Leone di Trieste ha ricevuto richieste per 3,9 miliardi, oltre sette volte l'offerta. La cedola è del 5,4% annuo e ha un rating di BBB per Fitch e Baa2 per Moody's. I titoli hanno durata 10 anni e appartengono alla categoria dei «Tier 2 note», che prevede il pagamento periodico delle cedole al raggiungimento degli obiettivi di solvibilità e l'eventuale pagamento cumulativo degli interessi non pagati non appena tali obiettivi vengono raggiunti.

Ieri il titolo di Generali ha chiuso le contrattazioni a Piazza Affari piatto a 18,84 euro.

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