Giarda «testa» il consiglio, Bonomi si sfila

Andrea Bonomi lancia un segnale di disimpegno dal consiglio di gestione della Popolare di Milano, di cui il presidente Piero Giarda sta cercando, a fatica, di comporre le tessere. Il messaggio è contenuto tra le righe del comunicato inviato ieri sera da Investindustrial, dove si rimarca che Davide Croff (che ha brevemente gestito Bpm dopo l'addio di Piero Montani) non può essere considerato un suo uomo. L'ingresso di Croff in cdg è scontato, così come quello del docente della Cattolica, Mario Anolli, per la poltrona di presidente. Più sfumate le quotazioni di Giorgio Girelli (ex Banca Generali e oggi vice presidente di Mv Agusta).
Per la poltrona di capo azienda resta favorito Giuseppe Castagna, per la cui nomina sarebbero stati ieri rimossi alcuni ostacoli, ma le richieste economiche del banchiere (che vorrebbe anche la carica di direttore generale) avrebbero sorpreso non poco il prudente Giarda. Tanto che ieri qualcuno scommetteva sulla possibile promozione di Croff.

Quello che è certo è che Bankitalia e la Borsa vogliono un cdg dal contenuto non troppo «accademico», visto che la Bpm deve affrontare un impegnativo aumento di capitale e mettere mano alla governance. Per questo la «quota rosa» in cdg sarà Paola De Martini, direttore affari societari e fiscali di Luxottica.

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