Il «Googlefonino» fa tremare Apple e Samsung

Nome in codice «Pixel» e tecnologia brevettata Motorola

Il «Googlefonino» fa tremare Apple e Samsung

Il mondo è sempre più mobile. Lo sa bene Google che martedi 4 ottobre lancerà a San Francisco nuovi prodotti tra cui due smartphone, realizzati da un produttore cinese, probabilmente Htc, ma interamente sviluppati dalla società di Mountain View.

Per il suo sistema operativo Android, il più usato sugli smartphone, Google è insomma alla ricerca di nuovi orizzonti sempre più simili a quelli degli avversari di Apple che ideando hardware e software in maniera autonoma, negli anni hanno potuto dare vita a prodotti ben ottimizzati in grado di ricevere tempestivamente gli aggiornamenti di sicurezza e quelli relativi alle nuove funzionalità.

Google è ben equipaggiata per ingegnerizzare da sola nuovi smartphone. Nel 2012 infatti aveva comperato Motorola per 12,5 miliardi di dollari (per poi rivenderla per meno di tre miliardi ai cinesi di Lenovo due anni dopo) trattenendo però migliaia di brevetti dedicati alla telefonia mobile che appartenevano all'ex-gigante Usa ed erano stati valutati 5,5 miliardi di dollari. Brevetti che saranno certamente impiegati nella realizzazione dei nuovi prodotti. Secondo indiscrezioni, i Google smartphone saranno due: uno con schermo da 5 e l'altro da 5,5 pollici. Il nome indicato sarebbe Pixel modificato nell'accezione Xl per lo smartphone più grande.

Sull'evento del 4 ottobre comunque vige il massimo riserbo. Al momento bisogna accontentarsi di un invito stilizzato su You Tube e su un sito dedicato che vede la classica pagina di Google motore di ricerca, trasformarsi in un rettangolo che ha le misure di uno smartphone. Si sa comunque che Google ha già pianificato un'importante campagna pubblicitaria sui maggiori network televisivi degli Stati Uniti. L'entrata, questa volta in grande stile dopo alcuni tentativi, di Google nella produzione degli smartphone creerà ulteriore competizione in un settore dominato da Apple e Samsung.

Certo per la società coreana, che è anche il maggior produttore al mondo di smartphone con sistema operativo Android, si prospettano tempi difficili. Samsung deve infatti fare i conti con il ritiro dal mercato per problemi alla batteria dell'ultimo nato, il Note 7, che non tornerà in vendita prima di ottobre.

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