Grecia, raggiunto l'accordo con l'Ue

La Commissione Ue: "Vogliamo vere le misure". Padoan: "Grande passo avanti dell'Unione europea". Giallo sulla lettera di Tsipras. Paura in Grecia: in due giorni quasi un miliardo di prelievi

Grecia, raggiunto l'accordo con l'Ue

Alla fine all'Europgruppo è stata trovata l'intesa tra Grecia e Unione europea: Atene ha ottenuto la proroga di ulteriori quattro mesi degli aiuti, ma l'Europa ha chiesto entro lunedì una lista di misure previste per rientrare nei parametri concordati con la comunità internazionale.

"Il lavoro sull’estensione del programma greco può continuare. È importante che la Grecia onori i suoi impegni e presenti una lista completa di riforme", ha detto in un tweet il vicepresidente della Commissione Valdis Dombrovskis, mentre il ministro italiano dell'Economia Pier Carlo Padoan ha aggiunto: "Siamo tutti vincitori. È un grande passo avanti per l’Europa. Non abbiamo parlato di contenuti ma del processo. Ora ci sarà una prima valutazione su un’iniziale elenco di misure che il governo di Atene metterà a punto fin da subito".

L’accordo di oggi è "il primo passo nella direzione giusta di un lungo viaggio", ha detto il ministro delle finanze greco Yanis Varoufakis, "Ci sono volute tre riunioni per girare pagina. Abbiamo combinato due cose di solito ritenute contraddittorie, l’ideologia e la logica, ossia la democrazia e il rispetto delle regole. Non abbiamo firmato nessun Memorandum d’intesa, è l’inizio di una fase senza questo. Saremo co-autori della nostra lista di riforme, non seguiremo più uno script datoci da agenzie esterne, bisogna avere veramente la vista corta per pensare che abbiamo firmato il vecchio accordo".

Intanto in Grecia il timore di un fallimento della trattativa a Bruxelles ha portato i greci a ritirare circa un miliardo dalle banche nelle ultime 48 ore, ma fonti bancarie, pur riconoscendo l’accelerazione, sottolineano che è stata complice anche la necessità di avere contante in tasca per il weekend di tre giorni che inizia oggi.

La Grecia, in questi giorni, vuole normalità: dopo settimane di entusiasmi popolari, promesse di un futuro migliore, bacchettate da Berlino e Bruxelles, di un bombardamento costante di edizioni straordinarie dei notiziari, i più vorrebbero essere in grado di poter contare su un futuro nel quale, ad esempio, non bisogna pensare se ritirare i soldi dal conto in banca per paura che siano bloccati.

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